Estra, Anumba e il dopo Wheatle: "Mi manda Carl, voglio vincere"

L’esterno biancorosso: "Con Calabria mi sento a mio agio, Rowan mi ha fatto capire le ambizioni di Pistoia"

Estra, Anumba e il dopo Wheatle: "Mi manda Carl, voglio vincere"

Dopo il settore giovanile a Reggio Emilia Anumba è stato in Inghilterra e poi negli Usa

A prima vista Micheal Anumba non dà l’impressione di essere un ragazzo timido, come si definisce, ma dietro a quel fisico imponente e quelle treccine che incorniciano il volto si vede la faccia di un ragazzo sempre sorridente che emana positività. Nato a Reggio Emilia, Anumba, dopo aver fatto la trafila nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana, si è trasferito prima in Inghilterra e poi in America. Anumba è tornato in Italia coronando quello che era un suo sogno. "È sempre stato un obiettivo quello di giocare in Italia – dice Anumba – anche perché da piccolo guardavo Reggio Emilia e l’ambiente era un po’ caldo poi la mia famiglia è andata in Inghilterra e per me è stato uno shock, poi è continuato il mio percorso negli Stati Uniti. Oggi è bello essere qui anche perché posso fare nuove esperienze come quella di sabato scorso dove ho giocato contro Ariel Filloy che quando ero bambino lo guardavo in televisione. In campo sono un vincente, voglio sempre vincere. Il mio gioco? Non mi limito ad un solo aspetto, non mi focalizzo sul tabellino. Mi importa solo vincere. Fuori sono un ragazzo che cerca di divertirsi, ma sono molto timido e ora piano, piano mi sto sentendo a mio agio qua".

Un’esperienza che l’esterno biancorosso ha intenzione di vivere al massimo, con la consapevolezza che Pistoia possa essere il posto giusto per crescere e migliorare. "È stata dura cambiare squadra e abitudini – prosegue Anumba –, però ho incontrato un ambiente molto familiare. Con i compagni mi trovo bene, ci sono molti giocatori americani, il coach sa metterti a tuo agio e Pistoia è una città molto bella. E poi mi mancava il cibo italiano per cui sta andando tutto bene. Il mio arrivo a Pistoia? Ero a casa di ritorno dal college, il mio agente era già in contatto con la società, ho ricevuto una chiamata dal presidente Rowan e mi ha parlato delle ambizioni e dei piani della società ed ha mostrato quanto la società mi volesse. Ho avuto modo di seguire Pistoia nella finale contro Torino in A2 ed ho notato l’intensità con cui la squadra giocava e l’atmosfera calda e non ho avuto dubbi a scegliere di venire qui".

E poi c’è stata la raccomandazione da parte di Carl Wheatle che è un grande amico di Anumba. "Ho parlato con Carl e gli ho anche chiesto di rimanere però aveva altri piani – racconta Anumba –. Mi ha parlato molto di Pistoia, dell’ambiente che vive di basket come abbiamo visto a Livorno e per me essendo il primo anno da rookie è bellissimo l’ambiente e la squadra". Un primo assaggio dell’ambiente biancorosso Anumba lo ha avuto nella prima uscita stagione contro Livorno. "Siamo una squadra nuova – afferma Anumba –. Dobbiamo conoscerci l’uno con l’altro, in campo, la difesa, le rotazioni, un po’ tutto il sistema di gioco. Parlando della partita, sono rimasto scioccato perché c’erano tante persone e non me lo aspettavo".

Maurizio Innocenti