REDAZIONE PISTOIA

Estra, arrivano le scuse di Rowan: "Sarò in panchina come dirigente"

Il proprietario al sindacato allenatori: "Dispiaciuto dell’accaduto. Ho aiutato Valerio traducendo in inglese"

Estra, arrivano le scuse di Rowan: "Sarò in panchina come dirigente"

Ron Rowan seduto accanto al cubo del cambio

Svelato l’arcano di quanto accaduto domenica durante la partita tra Pistoia e Venezia. Il presidente Ron Rowan "travolto dall’entusiasmo" ha voluto "aiutare la squadra traducendo in inglese i concetti espressi da Valerio". Già il problema – secondo la versione del presidente – è la mancanza di padronanza della lingua inglese da parte di Valerio e Rowan è corso in suo aiuto. "Sono dispiaciuto e rammaricato per l’accaduto. Non era assolutamente mia intenzione infrangere nessun tipo di norma – afferma il presidente del Pistoia Basket, Ron Rowan, in una nota che cerca di chiudere il caso –. Il nostro capo allenatore la scorsa domenica è stato assente a causa di una indisposizione e l’assistente Giuseppe Valerio, che ne ha preso il posto, non ha una perfetta padronanza della lingua inglese. È per questo che, anche per l’entusiasmo che mi ha travolto e mi sta travolgendo in questa mia nuova esperienza italiana, mi sono sentito di dare una mano, specie durante le fasi concitate del match, traducendo in inglese i concetti espressi dallo stesso Valerio. Sto vivendo per la prima volta, con questo ruolo, il mondo cestistico italiano e devo ancora assimilare regole e norme comportamentali che sono diverse rispetto a quelle in vigore in America. Con i miei comportamenti, che peraltro non hanno ricevuto sanzione alcuna da parte dei direttori di gara in relazione agli oneri gravanti sui soggetti presenti in panchina quanto ai loro movimenti, non ho mai inteso mancare di rispetto nei confronti di nessuno essendo stati, lo ripeto, motivati dal desiderio di dare semplicemente una mano in un momento di oggettiva difficoltà. Ovviamente ciò non si ripeterà e prego l’Associazione segnalante di accettare le mie scuse. Continuerò a sedere in panchina ma la mia presenza sarà unicamente nella mia qualità di dirigente accompagnatore della squadra".

Cercando di riassumere: Rowan, che non ha dimestichezza con l’italiano, traduceva in inglese ciò che diceva Valerio in italiano che non sa l’inglese. Un po’ una sorta di "ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me". Peccato che in tutto questo ci sia poco da scherzare e che le parole di Rowan non chiariscono i dubbi che continuano ad aleggiare su una situazione al momento poco chiara. Rowan si era già sostituito all’allenatore in occasione della gara contro Cremona e in quel caso in panchina c’era Dante Calabria che di certo non ha bisogno dell’interprete. Fatto che si è ripetuto durante la settimana che ha preceduto il match contro la Reyer ed anche lì in campo c’era Calabria che l’inglese lo conosce bene. Il numero uno biancorosso deve capire, e in questo l’Usap è stata chiara, che esistono le regole e che in Italia così come in tutta Europa non è permesso allenare in assenza di titolo idoneo e questo vale sia in occasione delle partite che durante gli allenamenti settimanali.

Maurizio Innocenti