Estra quarta al Lovari. Venezia va sul velluto

Nella finalina tutto facile per la Reyer, Pistoia concede ancora troppo in difesa

Estra quarta al Lovari. Venezia va sul velluto

Luka Brajkovic (Elisa Maestripieri–Pistoia Basket 2000)

ESTRA

99

UMANA

81

ESTRA PISTOIA: Forrest 12, Rowan 17, Paschall 16, Childs 10, Brajkovic 2; Della Rosa 5, Anumba 1, Silins 18, Benetti, Cemmi ne, Boglio ne. All. Calabria.

UMANA VENEZIA: Ennis 8, Munford 19, Parks 5, Wiltjer 13, Kabengele 3; Tessitori 12, Lever 9, Casarin 14, Moretti 13, Wheatle 3, Fernandez ne, Janelidze ne. All. Spahija.

Parziali: 12-33, 37-55, 60-82.

Arbitri: Tirozzi, Tallon, Marzulli.

Ci sarebbe piaciuto raccontare una partita emozionante, tirata, intensa, di una squadra che su non ha mai mollato, che ha lottato su ogni pallone. Già, ci sarebbe piaciuto ma al momento questa soddisfazione rimane chiusa nel cassetto. La partita è durata appena 5 minuti quando Venezia è andata sopra di 10 punti (2-12) e Pistoia si è sciolta come neve al sole. I problemi sono sempre gli stessi, difesa troppo molle che lascia delle praterie che gli avversari attraversano a piacimento e attacco che fa fatica a trovare la via del canestro. L’Estra non riesce a contenere gli esterni di Venezia che martellano la retina come se non ci fosse un domani mentre cosa che non riesce ai biancorossi che dalla lunga distanza non segnano mai. Forrest non riesce a dettare i ritmi né a mettere in moto i compagni, se ne va da solo a cercare fortuna in stile playground. Rowan gioca praticamente da solo tirando tutto ciò che gli capita tra le mani ma i risultati non lo premiano, i lunghi sono serviti poco e male e finiscono per estraniarsi dal gioco. Morale, 33 punti subiti in un quarto per Pistoia contro i 12 segnati.

Match praticamente in ghiaccio per la Reyer che nel secondo periodo vola sul più 22 a meta del quarto (19-41) e per Pistoia è notte fonda. I biancorossi non riescono a trovare il modo per invertire la rotta, la squadra è scarica, senza energia, soprattutto senza rabbia agonistica. Gli unici a metterci un po’ di garra sono Della Rosa e Saccaggi ma predicano nel deserto. L’Estra va avanti con azioni estemporanee ed è questo che più preoccupa, ovvero la mancanza di gioco con la squadra che finisce per andare inevitabilmente in confusione. Pistoia soffre sotto canestro e dal punto di vista fisico e pensare che dovevano essere le caratteristiche peculiari della squadra.

L’unica nota positiva arriva da Paschall che fa vedere di non aver giocato per caso in Nba che il talento è sempre quello e che ha solo bisogno di ritrovare la migliore condizione fisica. La partita intanto scorre via senza sussulti con Venezia che domina il parquet mantenendo Pistoia sempre a distanza di 15/20 punti aspettando solo che arrivi la sirena finale che se per la Reyer significa il terzo posto nel torneo Lovari, per Pistoia la fine di un incubo.

Maurizio Innocenti