REDAZIONE PISTOIA

Estra senza coach, gioco e idee. La Reyer sbanca il PalaCarrara

Assente Calabria per un virus, c’è Valerio ma allena il presidente Rowan. Pistoia si arrende nella ripresa

Estra senza coach, gioco e idee. La Reyer sbanca il PalaCarrara

Maverick Rowan penetra sulla difesa dell’ex Carl Wheatle

ESTRA

64

UMANA

77

ESTRA : Christon 15, Della Rosa, Anumba 2, Childs 5, Rowan 11, Forrest 12, Silins 17, Brajkovic 2, Saccaggi, Benetti, Boglio ne, Cemmi ne. All. Valerio.

UMANA REYER VENEZIA: Tessitori 8, McGruder 6, Casarin, Moretti 11, Ennis 12, Kabengele 9, Wheatle 4, Simms 17, Witjer10, Lever ne, Fernandez ne, Janelidze ne. All. Spahja.

Arbitri: Rossi, Gonella, Valleriani.

Parziali: 18-20; 32-34; 49-58.

Note – Tiri da 2: Pistoia 17/43, Venezia 30/44. Tiri da 3: Pistoia 6/20, Venezia 4/20. Tiri liberi: Pistoia 12/15, Venezia 5/8. Rimbalzi: Pistoia 32, Venezia 39.

Il primo scossone arriva a poche ore dalla palla a due: Dante Calabria colpito da un virus gastrointestinale è costretto ad alzare bandiera bianca. Dopo le risposte a monosillabi della vigilia e la faccia un po’ così dopo le polemiche fioccate in seguito al video girato al PalaRadi di Cremona, Calabria resta a casa. Tocca a Giuseppe Valerio a fare le sue veci, ma di fatto è il patron, presente, proprietario del club Ron Rowan a dirigere la squadra. Il numero uno del club biancorosso chiama i time out ed è lui a parlare con i giocatori, dirige la squadra in campo. La situazione ormai è chiara e non c’è molto da aggiungere e il risultato è una squadra senza anima, giocatori che discutono tra loro, che nella migliore delle ipotesi non si considerano. Una situazione che definire anomala è riduttivo.

Il primo tempo è giocato "alla meno" dalle due squadre ma il fatto è che qui non stiamo parlando del gioco del Traversone, dove vince chi ottiene meno punti possibili, ma di pallacanestro, dove per vincere bisogna fare più punti degli avversari. Venezia da una parte è scusabile visto le assenze pesanti, Pistoia invece è al completo e diventa difficile giustificarla. Giusto per inquadrare la situazione: Pistoia ha chiuso il primo tempo con 1/8 da tre punti, Venezia con 0/10.

Le percentuali non sono il solo problema almeno per quanto riguarda l’Estra. Da una parte la Reyer gioca a pallacanestro, con idee, schemi e soluzioni sia difensive che offensive, dall’altra Pistoia va d’istinto, senza un’idea precisa, una logica di gioco. La palla non gira, la difesa non tiene né da sotto né dal perimetro e alla fine a salvare i biancorossi sono, appunto, le percentuali bassissime di Venezia. Venezia rientra dagli spogliatoi con un piglio diverso e prova a piazzare la spallata e ci riesce prendendo un vantaggio di 9 punti con cui chiude il quarto. Pistoia non ha le capacità tecniche e neanche caratteriali per poter provare a rimontare la partita. In campo si vedono giocatori che sono slegati tra loro, che giocano da soli, che non sanno cosa fare perché non ci sono idee. Non c’è niente. Un ultimo periodo che diventa uno stillicidio per i biancorossi che piano, piano affondano sempre di più, mentre Venezia giganteggia nonostante una prestazione non certo stellare. Tanto basta per avere la meglio di una Estra che ha sempre di più un caso presidente-allenatore aperto.

Maurizio Innocenti