REDAZIONE PISTOIA

Falsi green pass, medico arrestato. "No vax convinto, non era per soldi". 19 indagati

Da una madre l'impulso all'inchiesta: "Ho paura che mio figlio si ammali". Ma i Nas avevano già notato le anomalie

La strada dell'ambulatorio dove l'uomo è stato arrestato

Pistoia, 31 dicembre 2021 - Vaccinazioni mai avvenute certificate per far avere il green pass a chi non ne aveva diritto, compresi due minorenni. Con questa accusa i carabinieri di Prato e del Nas di Firenze hanno arrestato un medico di medicina generale, Federico Calvani, attivo nella zona di Abetone Cutigliano, Marliana e San Marcello Pistoiese. Diciannove gli indagati per concorso in falso ideologico informatico.

Il retroscena del blitz dei Nas in paese. Il medico arrestato in ambulatorio

Tutto parte dalla segnalazione di una donna che temeva per il figlio

A darne notizia è la Procura di Pistoia, che coordina l'indagine. Il medico è stato posto agli arresti domiciliari in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare; secondo chi indaga l'uomo non agiva per cupidigia, tanto che non si sarebbe fatto pagare né avrebbe ricevuto nient'altro in cambio, ma per ideologia, pura convinzione no vax

Secondo chi indaga il medico avrebbe attestato falsamente, in qualità di pubblico ufficiale vaccinatore, l'avvenuta somministrazione del siero anticovid a vari pazienti delle province di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze. Stamani per lui è scattato l'arresto. L'indagine è partita dalla segnalazione di una madre: è andata dai carabinieri di Prato e ha raccontato loro che il figlio aveva un green pass falso, che gli aveva fatto avere un medico di medicina generale. "Ho paura per mio figlio, temo che si ammali di Covid": così ha detto ai militari. Ma la segnalazione della madre è stata solo la conferma a un sospetto che i Nas già nutrivano: le anomalie nelle registrazioni delle vaccinazioni da parte del camice bianco erano già emerse.  A quel punto la Procura di Pistoia ha avviato approfondimenti che hanno portato a indagare il medico, al quale vengono contestate anche altre ipotesi di reato: peculato (per la presunta dispersione di vaccini ricevuta dal Sistema sanitario ma non inoculati), truffa al Servizio sanitario nazionale (perché sospettato di aver percepito indennità aggiuntive per ogni vaccinazione falsamente registrata), omissione d'atti d'ufficio.

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