Famiglie senza il medico di base. Oggi protesta in consiglio comunale

La manifestazione è promossa dallo Spi Cgil che invita l’amministrazione e la cittadinanza a unirsi per difendere il diritto alla salute: "No all’innalzamento del massimale. Toppa peggiore del buco".

Famiglie senza il medico di base. Oggi protesta in consiglio comunale

I cittadini della montagna sono rimasti senza pediatra e senza medico di famiglia

SAN MARCELLO PITEGLIO

"Ora basta!!". E’ durissima la nota diffusa ieri dallo Spi Cgil Montagna Pistoiese sulla questione dei medici di famiglia. "Dopo la pediatra, che ha lasciato l’incarico pochi giorni fa, adesso è il turno del medico di famiglia. Infatti il dottor Stefano Brizzi, stimato professionista che ha fino a oggi coperto un’estesa zona della Montagna ed è stato un punto di riferimento di tantissime famiglie, dal primo ottobre andrà in pensione. L’Asl – osserva il sindacato –, con uno scarno comunicato ai pazienti del medico aveva avvisato di recarsi al Cup per il cambio: le persone si erano sentite rispondere che l’unico medico disponibile aveva il proprio ambulatorio all’Abetone, provocando rabbia e contestazioni. Oggi (ieri) veniamo a conoscenza (dalla stampa locale) che, per rimediare all’ennesima, gravissima falla del sistema, l’Asl ha chiesto e ottenuto dalla Regione Toscana l’autorizzazione a innalzare la quota assistiti a 1800 persone. Riteniamo – si legge – che la toppa sia peggiore del buco: abbiamo da sempre sostenuto che già la quota di 1500 “pazienti” ci sembrava eccessiva perché riteniamo umanamente impossibile per un medico riuscire a garantire un servizio di cura e assistenza adeguato per tutti, ma in particolare per le persone fragili come i non autosufficienti, gli ammalati cronici, gli invalidi e gli anziani in generale.

Lo Spi della Montagna e lo Spi provinciale – si legge ancora – da anni ha messo in guardia e avanzato proposte su queste problematiche, ma senza essere ascoltato.

"I cittadini della Montagna si sentono, a ragione, considerati l’ultima ruota del carro: oltre alla situazione dell’ospedale, ormai ridotto al lumicino, alla carenza delle strutture territoriali e di personale medico e paramedico, al ridimensionamento e riduzione degli ambulatori specialistici, avviene di fatto la riduzione e lo sconvolgimento del servizio di un presidio sanitario quale è il medico di base. "Chiediamo alle autorità competenti – è l’appello – di prendere immediatamente le necessarie decisioni".

Intanto lo Spi Cgil della Montagna effettuerà un’azione di protesta, in occasione della seduta del consiglio comunale che si terrà a San Marcello oggi, venerdì 27 settembre alle 17,30: "Pur consapevoli – precisa il sindacato – che questa situazione non dipende dal Sindaco del Comune di San Marcello Piteglio. La colpa semmai ricade sulla convenzione nazionale fra i medici di medicina generale e la sanità

pubblica. Chiediamo – conclude la nota – , convinti che stiamo dalla solita parte, all’Amministrazione comunale di San Marcello Piteglio di unirsi a noi ancora una volta per protestare di fronte a questo nuovo attacco al diritto alla salute dei cittadini della montagna pistoiese.Tutti i cittadini sono invitati a partecipare".

A.N.