Fermulla, l’alveo si è alzato. Un metro di detriti e fango: "Lavori prima delle piogge"

Il sopralluogo è stato fatto ieri mattina grazie ai tecnici di legambiente "Potrebbe servire un dragaggio, per aumentare la portata d’acqua".

Fermulla, l’alveo si è alzato. Un metro di detriti e fango: "Lavori prima delle piogge"

Il sopralluogo è stato fatto ieri mattina grazie ai tecnici di legambiente "Potrebbe servire un dragaggio, per aumentare la portata d’acqua".

Intervenire sul letto del torrente Fermulla: sono tanti i quarratini che dopo l’alluvione causata dall’esondazione di questo torrente che attraversa il centro cittadino si domandano se è stato fatto tutto il necessario per metterlo in sicurezza. I timori sono che di fronte a un’ipotetica nuova ondata eccezionale di maltempo il torrente non riesca a contenere l’acqua dentro gli argini. Malgrado gli interventi svolti nei giorni successivi all’alluvione, a destare preoccupazione è il fatto che sul fondo del torrente Fermulla è ancora presente, ben sedimentata, l’alta quantità di detriti e melma portati dalla piena e adesso nel periodo di secca trasformati in un alto strato di terra arida. In particolare il punto più critico è il tratto che va dal ponte di Santa Lucia a quello di Via San Lorenzo, punto in cui si è proprio verificata la rottura dell’argine, con conseguente fuoriuscita di una enorme massa di acqua fangosa che si è riversata su tutto il territorio limitrofo e a valle.

"Abbiamo ragione di ritenere che l’alveo con questi detriti si sia innalzato di almeno un metro – ha affermato Daniele Manetti Presidente di Legambiente Quarrata, che con il metro alla mano è sceso con alcuni volontari a misurare lo spessore di terra che ricopre il letto del fiume – adesso la domanda che bisogna porsi è se sia possibile fare il dragaggio, per rendere l’alveo più profondo e cosi aumentare la portata d’acqua. L’eliminazione dei sedimenti ridarebbe all’alveo del torrente le sue dimensioni originali favorendo il deflusso dell’acqua proveniente dai vicinissimi colli del Montalbano". Per rispondere a questo interrogativo i volontari di Legambiente Quarrata faranno una riunione tecnica con l’Amministrazione del Comune di Quarrata, i tecnici del Consorzio Madio Valdarno e del Genio Civile di Pistoia entro il 20 settembre per poi darne informazione ai cittadini.

"Secondo gli esperti del consorzio infatti non sempre è conveniente da un punto di vista ambientale dragare il fondo dei torrenti, – continua Manetti – poi bisogna guardare ogni caso specifico". Tra i problemi del Fermulla saranno affrontati da Legambiente Quarrata anche quelli che riguardano la sicurezza delle protezioni lungo argini e passaggi pedonali, che il Comune è già in procinto di adeguare.

Daniela Gori