Ferragosto con i detenuti: "Nella casa circondariale la capienza è rispettata"

La visita delle delegazioni della Camera Penale e di "Nessuno tocchi Caino". L’appello di don Biancalani: "Troppo caldo: servono dei ventilatori nelle celle".

Ferragosto con i detenuti: "Nella casa circondariale la capienza è rispettata"

La delegazione della Camera Penale, presieduta dall’avvocato Daria Bresciani

I giorni torridi del Ferragosto rappresentano da tempo la lente di ingrandimento con cui l’avvocatura e le associazioni leggono la condizione delle persone detenute. E così è stato anche quest’anno nei confronti di chi è recluso nella casa circondariale di Santa Caterina e dove si è fermata l’attenzione della Camera Penale e dell’associazione “Nessuno tocchi Caino“. Una delegazione della Camera Penale di Pistoia, presieduta dall’avvocato Daria Bresciani, si è recata in visita in via dei Macelli, la vigilia di Ferragosto nell’ambito della iniziativa "Ristretti in Agosto", promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane. Sotto la guida del comandante della guardie penitenziarie, temporaneamente applicato a Pistoia dopo il trasferimento del comandante Mario Salsano al carcere per i minorenni di Firenze, e della educatrice Francesca Atzori, gli avvocati hanno potuto accedere a ogni area dell’edificio.

"In un contesto nazionale caratterizzato da istituti che versano in condizioni drammatiche, con un tasso di suicidi e atti di autolesionismo allarmante – scrive la presidente Bresciani –, la realtà pistoiese si caratterizza per offrire condizioni di vita decorose, dovute anche al numero dei reclusi che quasi mai supera la capienza massima dell’istituto, se non per periodi contenuti. Attualmente la Casa Circondariale di Pistoia ospita 71 detenuti, di cui 35 definitivi, su una capienza massima di 75. Il numero quasi mai in eccedenza dei detenuti favorisce condizioni di vita migliori rispetto a quelle riscontrabili nella media nazionale e consente l’organizzazione di corsi di alfabetizzazione e scolarizzazione, di attività collaterali e una civile convivenza tra personale dell’istituto e internati. Le sanzioni disciplinari, ci è stato detto, sono qui raramente comminate. Consapevoli delle necessità di continuare a vigilare, per quanto nelle nostre possibilità e competenze, sul rispetto dei diritti di chi si trova ristretto, ci sentiamo di poter ribadire –in accordo con le statistiche anche di altri paesi sul tasso di recidiva dei liberati – che un “buon carcere” è in grado di generare “buoni detenuti” che a loro volta avranno maggiori possibilità di diventare cittadini rispettosi della legge domani. Ringraziamo la direttrice della nostra Casa Circondariale Loredana Stefanelli per il lavoro fatto finora e per quello futuro".

La seconda visita a Santa Caterina è stata quella di “Nessuno tocchi Caino“. A capo della delegazione c’era Matteo Angioli, esponente dei Radicali. La visita del 15 agosto ai carcerati di Pistoia è stata, per molti anni, una consuetudine di Marco Pannella. "Siamo qui – ha detto Angioli – per riaffermare la necessità che anche nell’esecuzione della pena venga applicata la legge". Al suo fianco l’avvocato Elena Baldi di Pistoia, componente del direttivo di “Nessuno Tocchi Caino“: "Tutti i luoghi dove un uomo è sottoposto a dolore, e non importa il motivo per cui viene sottoposto a dolore, sono luoghi terribili e Pistoia non costituisce certo un’eccezione". Anche l’avvocato Fausto Malucchi, Prorettore dell’Istituto di Criminologia di Vibo Valentia ha preso parte alla visita: "Lo studio della criminologia non può prescindere dall’analisi della pena e il carcere costituisce ancora oggi il luogo ove quasi sempre viene espiata. Purtroppo le percentuali sulla recidività ci dimostrano che questo carcere, questo modo di espiare la pena, non servono a niente". L’attrice Francesca Manzini, che durante la visita ha strappato sorrisi e applausi tra i detenuti ha detto: "Un’esperienza scioccante. Farò qualcosa per rendere più umano il periodo di esecuzione della pena". L’associazione invierà al ministro della Giustizia Carlo Nordio la relazione sulla visita. Della delegazione ha fatto parte anche don Massimo Biancalani che poprio ieri ha lanciato dal suo profilo Facebook un appello per l’acquisto di ventilatori per i detenuti di Santa Caterina.

l.a.