Filiera corta del riciclo. Ecco ’da vaso a vaso’

Costi di smaltimento della plastica quasi azzerati per i vivaisti dell’Avi. Coinvolta anche Revet per il ritiro e la rigenerazione del materiale. .

Filiera corta del riciclo. Ecco ’da vaso a vaso’

Filiera corta del riciclo. Ecco ’da vaso a vaso’

PISTOIA

Dopo un percorso che sta andando avanti da diversi mesi, e che è stato presentato in più ambiti a livello istituzionale e di filiera vivaistica, è tutto pronto per far partire il progetto "Da vaso a vaso", che prevede la realizzazione di una filiera corta del riciclo dei vasi di plastica utilizzati nei vivai del Distretto che coinvolgerà i vivaisti dell’Associazione Vivaisti Italiani, Revet per il ritiro e la rigenerazione della plastica, stampatori di vasi e commercianti specializzati (agrarie) del pistoiese. Il punto di partenza del progetto sarà settembre quando il nuovo tipo di vaso potrà essere a disposizione di tutto il Distretto che, in quella circostanza, potrà valutare sul campo benefici, costi, qualità del prodotto. L’annuncio dell’accelerata finale è arrivato durante l’ultima assemblea dell’Associazione Vivaisti Italiani che si è tenuta a Pistoia da parte del presidente Avi Alessandro Michelucci con la presenza dell’amministratore delegato di Revet, Alessia Scappini. Di fronte a loro una nutrita schiera di vivaisti assieme alle istituzioni del territorio e del mondo agricolo come il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra, l’assessore regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi, il sindaco Tomasi.

Ma cosa succederà con questa rivoluzione prevista per i vasi che andranno a riempire i vivai delle aziende del Distretto? Da settembre la Revet (società a capitale prevalente pubblico con socio di maggioranza Alia) e che gestisce la differenziata di tutti gli imballaggi in Toscana, inizierà a raccogliere proprio questi elementi, assieme ai tubi di irrigazione, che arrivano dai vivai: per le grandi aziende il conferimento potrà essere diretto, per le più piccole con l’aiuto di Agribios. Successivamente questi scarti verranno, in primis, bonificati e poi trattati insieme alle plastiche provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi dei cittadini toscani per arrivare a produrre il ’granulo’ necessario per riprodurre la materia prima riciclata. Da qui si passerà all’ultimo passaggio, ovvero l’acquisto del granulo da parte di grandi aziende di stampaggio di vasi per arrivare alla loro ricostruzione. Una filiera chiara, univoca, , e quasi del tutto pistoiese: un segnale importante per un vivaismo del futuro eco-sostenibile che mira a ridurre al minimo lo spreco e l’inquinamento ambientale.

Saverio Melegari