
Giacomo Vettori e Mirko Malavolta
Pistoia, 15 dicembre 2022 - Il Cammino, anche quello che non hai percorso, sa insegnarti più di qualcosa: che serve imparare a cavarsela da soli, che occorre aver fiducia persino negli imprevisti, che la vita reale è la migliore delle opzioni possibili. È una testimonianza d’amicizia oltre che pellegrinaggio quella raccontata nel film «Verso Santiago» per la regia di Mirko Malavolta, produzione originale Clan Hike2Me e Trip2Me disponibile gratuitamente da oggi, giovedì 15 dicembre, on demand su YouTube nei canali del Clan stesso, in prima visione stasera alle 20.30 e poi liberamente fruibile. Un prodotto tutto pistoiese che racconta la storia di Mirko Malavolta e Giacomo Vettori, partiti dall’Italia nell’agosto scorso alla volta della Galizia per mettersi in marcia lungo il Cammino Inglese, destinazione finale Santiago.
Ferrol, 122 chilometri alla meta tanto agognata. L’impresa comincia da qui. Ma i primi imprevisti si manifestano quasi subito. Una febbre alta costringe Mirko a fermarsi e quando sembra che il cammino possa riprendere, ecco un’altra tegola: i piedi dicono che no, neppure adesso Mirko potrà proseguire. L’unica cosa da fare per Mirko è fermarsi, mentre Giacomo prosegue in solitaria il Cammino pur nel dispiacere. Come e se riuscirà ad arrivare a compimento il Cammino per i due ragazzi sarà svelato solo in corso di narrazione, quel che è certo è che, come ogni pellegrino sa, il volume delle emozioni e dei momenti indimenticabili lungo il percorso è enorme, quasi un patrimonio che entra a far parte del Dna dei camminatori.
Ironia, amicizia e uno stile narrativo leggero ma mai frivolo pronto a spalancare uno squarcio di riflessione intima ad ogni esperienza vissuta sono tutti ingredienti che rendono la visione accattivante e coinvolgente aiutati certamente anche da una colonna sonora che sa sottolineare l’intensità del momento o la bellezza di un tratto di Cammino. Molto più che avvezzo all’uso della telecamera essendo videomaker e regista di professione, Mirko è partito da Pistoia l’estate scorsa già intenzionato a fermare quest’esperienza per sempre nella dimensione dei ricordi. «Di materiale girato al ritorno ce n’era in quantità, la storia non mancava e allora sì, ne doveva nascere qualcosa di più di un semplice video per un vlog e così è stato – commenta lui -. Siamo riusciti a girare con pochissima strumentazione, ho imparato a lavorare ultraleggero sfruttando ciò che il set del momento offe». Il resto lo ha fatto il Cammino stesso, a partire dalle persone prima ancora che dai luoghi, dai saluti degli sconosciuti all’accoglienza calorosa, dalle storie di chi si mette in marcia, persino dai silenzi, dai dolori ai piedi che macinano chilometri giorno dopo giorno.
Imprevisti compresi, che anche mentre progetti il percorso non puoi non ipotizzare: «Prima di partire avevamo parlato dell’eventualità di infortuni. Io avevo un dolore alla spalla, Giacomo aveva avuto dei problemi al ginocchio – racconta Mirko -. Ci eravamo detti che se fossimo stati impossibilitati a camminare, avremmo trasformato questo viaggio in una vacanza. Cosa che per me a un certo punto pur nella sofferenza è necessariamente diventata. E del resto il cammino ti mette davanti chi sei tu e chi sono gli altri, ti rende puro in qualche modo perché lì con te ci sei solo tu, la strada e le scarpe». Il film è un concentrato di tutto questo, che si conclude (non sveliamo i dettagli) con l’arrivo a Santiago, dove la distribuzione casuale degli abbracci sembra ormai far parte della piazza.
«Io non sono certo la persona più indicata per parlare di Cammino viste le vicissitudini che hanno segnato la mia esperienza, ma è innegabile che le connessioni che qui nascono sono uniche. Sono certo che tornerò in Galizia, intanto sogno altri cammini da raccontare, come la Francigena, la West Highland Way in Scozia, ancora Santiago ma da altre città di partenza. E poi il Cammino Materano, con il quale siamo gemellati. Intanto ci assaporiamo il film, frutto di un lavoro durato due mesi, che riproporremo poi ad anno nuovo in forma di episodi a realizzare una sorta di miniserie, sempre disponibile su YouTube».