Una relazione matrimoniale che si era fatta particolarmente difficile negli ultimi due anni, con litigi continui che scaturivano soprattutto per motivi economici. Sarebbe questa la genesi di un clima familiare poi degenerato fino alle violenze che hanno portato, in questi giorni, all’arresto, e poi all’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un impiegato pistoiese sessantenne, accusato di aver ripetutamente aggredito e picchiato la moglie fino al tentativo di strangolarla.
I fatti si sarebbero susseguiti nel periodo compreso dal 2022 fino all’8 dicembre scorso, giorno in cui la donna sarebbe stata afferrata per il collo dal marito per poi chiedere aiuto al 112. I due erano sposati da quasi dieci anni.
L’8 dicembre è stata dunque la giornata in cui la situazione è definitivamente deflagrata. Il sessantenne, al termine dell’ennesimo litigio, avrebbe preso la moglie per il collo e avrebbe cercato di strangolarla. La donna, terrorizzata, ha chiamato il 112 e sul posto sono intervenute due Volanti della questura. Agli agenti la donna ha mostrato i segni sul collo e ha mostrato, e consegnato, agli agenti anche un video recente che era riuscita a fare con il telefonino mentre il marito la schiaffeggiava. Nella denuncia la donna ha raccontato agli inquirenti che da due anni subiva aggressioni, botte, schiaffi, spintoni e offese anche davanti al figlio minore di lei che, in una occasione, aveva cercato di intervenire in difesa della madre ed era stato, a sua volta, preso a schiaffi. L’uomo è stato dichiarato in arresto dalla Polizia di Stato. Difeso di fiducia dall’avvocato Saverio Sebastio del foro di Pistoia, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia, Patrizia Martucci che, su richiesta del magistrato inquirente, sostituto procuratore delal Repubblica Luigi Boccia, ha convalidato l’arresto per maltrattamenti aggravati e continuati e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari (a casa di un familiare) con il braccialetto elettronico. La vittima ha spiegato di non aver mai denunciato prima il marito perchè sperava sempre che cambiasse, anche di fronte a momenti in cui l’uomo dimostrava pentimento e, piangendo, le prometteva: "Cambierò".