Florovivaismo, arriva la svolta tanto attesa

La Camera approva il disegno di legge per il florovivaismo italiano, con focus su normative e innovazione. Settore e associazioni pronti per il passaggio al Senato e per sfide future.

Se sarà, o meno, una svolta epocale per il mondo del florovivaismo italiano, e di conseguenza pistoiese visto che la maggior parte del mercato nostrano arriva dalla piana che guarda verso Prato e Firenze e dal comparto dei fiori di Pescia, lo si saprà soltanto quando tutti i decreti attuativi diventeranno realtà. Ma intanto il voto della Camera a favore del disegno di legge delega al Governo sul comparto è un primo passo importante. Lo scopo è dare al settore e alla filiera del verde un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità: con questo decreto legge, pertanto, si impegna il Governo ad adottare, entro 24 mesi, le disposizioni integrative e correttive dei medesimi decreti legislativi. Un compito portato avanti, finora, dal Ministro Francesco Lollobrigida che è il primo firmatario del decreto con la condivisione del sottosegretario, pistoiese, Patrizio Giacomo La Pietra. "L’obiettivo che ci siamo prefissati è di aggiornare il quadro normativo – commenta lo stesso La Pietra – andando a puntare su ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica". Anche le associazioni di categoria del territorio si vogliono far trovare pronte. "Siamo contenti che sia stata indicata la diversificazione fra la programmazione del vivaismo e quella legata al floricolo – aggiunge Luca Magazzini di Confagricoltura – un punto sul quale abbiamo battuto molto: anche se può sembrare tutto lo stesso argomento, in realtà si ha a che fare con dinamiche completamente differenti".

Apprezzamenti anche da Cia Toscana Centro e Coldiretti, anch’esse in prima linea nel settore. "Ci aspettiamo tempi brevi e certi nell’iter al Senato – ammette Sandro Orlandini di Cia – ma serve che i decreti attuativi siano veloci perché altrimenti la legge non decolla e serve a poco. È importante riuscire finalmente ad avere un quadro normativo coerente e organico". Perché è anche da qui che passano le sfide future. "Oltre ad una armonizzazione della legislazione sul settore – conclude Francesco Ciarrocchi di Coldiretti Pistoia – sono molte le aspettative degli imprenditori florovivaistici soprattutto rispetto agli elementi di modernizzazione, di promozione e di sviluppo qualificato del settore". Adesso ci dovrà essere il passaggio in Senato e poi dare gambe a tutta la progettualità per un settore che ha bisogno di regole certe, soprattutto di fronte a competitor internazionali molto forti.

Saverio Melegari