Fondazione Caript. Il pistoiese Luca Gori è il nuovo presidente: "Generiamo valore"

Il quarantunenne, unico candidato, è stato eletto all’unanimità. È la guida più giovane fra tutte le Fondazioni bancarie in Italia. "Ci faremo portatori di una visione moderna di coesione e solidarietà".

Fondazione Caript. Il pistoiese Luca Gori è il nuovo presidente: "Generiamo valore"

Fondazione Caript. Il pistoiese Luca Gori è il nuovo presidente: "Generiamo valore"

Luca Gori, 41 anni, pistoiese, è il nuovo presidente di Fondazione Caript. Lo ha votato oggi pomeriggio all’unanimità il Consiglio generale della Fondazione, esprimendosi sull’unica candidatura presentata (con la sola astensione del candidato stesso). Luca Gori succede a Lorenzo Zogheri ed entrerà ufficialmente in carica lunedì primo luglio 2024 per un mandato di quattro anni. È attualmente il più giovane presidente fra tutte le Fondazioni di origine bancaria in Italia.

"Sento la grande responsabilità di essere chiamato a guidare la Fondazione, che è uno degli assi strategici dello sviluppo sociale ed economico delle nostre comunità: Pistoia e la piana, la montagna e la Valdinievole – ha affermato Gori –. Ho cercato di tratteggiare, nel programma che ho illustrato, come immagino il ruolo svolto dalla Fondazione: attore che si fa portatore di una visione moderna della coesione e della solidarietà, con metodo sussidiario e con attenzione a generare ’valore’. Sono molto grato al presidente Zogheri per il lavoro svolto e per lo stile che lo ha caratterizzato, di cui farò tesoro – ha concluso il neo-presidente –. Ringrazio il Consiglio generale per la fiducia accordata al più giovane dei suoi membri".

Un curriculum, il suo, di assoluto pregio, che si contraddistingue per un forte impegno nel terzo settore e negli ambiti della ricerca e della formazione. Nato a Pistoia nel 1983, dopo aver frequentato il liceo classico Forteguerri, si è laureato nel 2007 in Giurisprudenza. É stato allievo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ove ha conseguito il dottorato di ricerca. Attualmente insegna diritto pubblico nella stessa Scuola Sant’Anna. È anche docente di diritto del Terzo Settore nell’Università di Pisa.

È responsabile scientifico delle attività di ricerca del Centro di ricerca Maria Eletta Martini (nato dalla collaborazione fra Scuola Sant’Anna, Fondazione Cassa Risparmio di Lucca e Fondazione Coesione Sociale) che si occupa di ricerca, formazione e divulgazione nell’ambito del Terzo Settore e volontariato. È autore di molte pubblicazioni nel campo del diritto pubblico e costituzionale. Ha scritto un volume dedicato a Terzo Settore e Costituzione ed è co-autore del manuale di Diritto del Terzo Settore edito da Il Mulino. È stato consulente del Forum del Terzo Settore, dell’Organismo nazionale di controllo sui Csv, del Cesvot, di CSV-net e di numerose altre reti associative nazionali.

Non solo: Gori ha collaborato con diverse istituzioni pubbliche. Più di recente, è stato membro della commissione ministeriale per la redazione delle linee guida nazionali sull’amministrazione condivisa e del comitato scientifico per la promozione dell’economia sociale, istituito dal Ministero del lavoro. È stato nel gruppo di lavoro per la redazione della nuova legge sul Terzo Settore della Regione Toscana e del tavolo per la scrittura della legge della Regione Umbria. Attualmente è coordinatore del gruppo tecnico sull’amministrazione condivisa fra Regione Toscana, Anci, Cesvot e Forum del Terzo Settore.

Impegnato sin da giovanissimo nel volontariato, nel Terzo Settore e nel credito cooperativo, dal 2012 al 2017 è stato direttore e segretario della Fondazione Maic di Pistoia (realtà che si occupa di cura delle persone con disabilità). È stato consigliere degli Istituti Raggruppati. Già socio di Fondazione Caript, è membro del Consiglio generale dal novembre 2023 designato dell’Assemblea dei soci e dal 2022 componente del Consiglio di amministrazione di Fondazione Uniser (ente strumentale che si occupa di formazione e ricerca). C’è dunque più di una ragione per ritenere il suo profilo uno tra i più adeguati a ricoprire l’incarico di vertice della Fondazione per i prossimi quattro anni, considerando anche quelli che sono gli ambiti d’intervento a più alto investimento dell’Ente e cioè terzo settore e formazione.

l.m.