REDAZIONE PISTOIA

"Forzatura inaccettabile". L’opposizione all’attacco

I gruppi si preparano alla manifestazione per la chiusura del termovalorizzatore

Le reazioni alla proposta di proroga per l’inceneritore avanzata dal centrosinistra di Montale non si sono fatte attendere da parte dei gruppi di opposizione ed è prevedibile che ci saranno anche nel corso della manifestazione per la chiusura dell’impianto che si terrà dopodomani, sabato 16 marzo, alle ore 16, in piazza Matteotti a Montale, per iniziativa del gruppo Iononcisto formato dai consiglieri comunali di Montale, Agliana, Quarrata e Montemurlo favorevoli alla dismissione dell’impianto.

"E’ una forzatura inaccettabile – afferma la capogruppo di Insieme per Montale Barbara Innocenti – è un tentativo di accelerare i tempi e di avere da parte del sindaco una delega in bianco da parte del consiglio comunale per sostenere la proroga all’assemblea dei soci del Cis che si terrà il 20 marzo. Il sindaco uscente – aggiunge Innocenti – non dovrebbe arrogarsi il diritto di prendere decisioni in merito, ma dovrebbe lasciare la parola nuovamente ai cittadini e rimandare ogni decisione a dopo le elezioni. Chi ha presentato la mozione si assumerà tutta la responsabilità – afferma la capogruppo di Insieme per Montale – di quello che sta facendo. In realtà dicono di voler ascoltare i cittadini, ma vogliono gestire la cosa in solitario e come vogliono. La credibilità del gruppo di maggioranza – conclude Innocenti – è a zero visto che avevano presentato una mozione per la chiusura e ora ne presentano una per la proroga". Innocenti invita i cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato, ma anche al consiglio comunale di martedì 19 in cui è all’ordine del giorno la mozione del centrosinistra.

"Non hanno il coraggio neppure di portare in consiglio l’annullamento delle vecchie delibere – afferma il capogruppo del centrodestra Lorenzo Bandinelli –. La mozione del centrosinistra è un mandato in bianco al sindaco Betti di un prolungamento dell’inceneritore senza nemmeno una scadenza, senza alcun riferimento a una successiva riconversione dell’impianto, senza tempistiche e senza indicazioni di politiche da attuare per arrivare a soluzioni diverse. E’ un mandato a una persona che ha impregnato il proprio mandato di un’autorità assoluta, con scelte sempre calate dall’alto. Il riferimento a un percorso partecipato – conclude – è una vera presa di giro i cittadini, è sparito anche il referendum". La manifestazione di sabato prevede anche un eventuale corteo fino al palazzo comunale.

G.B.