La Pistoiese, come ribadito dal "patron" Maurizio De Simone, non è in vendita. E lo dimostra, nei fatti, la ricostruzione della sfera dirigenziale in atto. Ma al tempo stesso c’è chi si è fatto avanti per provare ad acquisire il club in tempo utile per la prossima stagione. Le indiscrezioni in merito a una cordata fiorentina trovano conferma nelle parole di Fabio Fossati, imprenditore del gruppo AF Costruzioni Spa di Calenzano (già official partner della Fiorentina), che nei giorni scorsi avrebbe sondato il terreno per un eventuale passaggio di proprietà. Terreno prima apparso fertile per poi farsi improvvisamente arido.
Fossati, che cosa è successo?
"Inizialmente la Pistoiese era intenzionata a vendere, tant’è che avevamo fissato un incontro con l’amministratore Gammieri e suo padre per visionare tutta la documentazione. Io mi sono preso qualche giorno per avvalermi del contributo di un advisor e in seguito Gammieri mi ha chiesto di inviare richiesta formale tramite pec per avviare la due diligence. E così ho fatto".
Qual è stata la risposta?
"La risposta non è arrivata da Gammieri, ma da un altro soggetto che non sapevamo essere riconducibile alla società. Cito testualmente: ’La ringrazio per l’interessamento, ma il pacchetto di maggioranza della US Pistoiese 1921 non è assolutamente in vendita. Cordiali saluti, Maurizio De Simone’. Ne prendiamo atto, anche se qualora cambiassero le cose siamo sempre pronti a verificare la fattibilità dell’operazione".
Quale sarebbe il suo progetto di sviluppo per la Pistoiese?
"Un progetto importante, perché insieme a me ci sono due soggetti con grandi disponibilità finanziarie. Nello specifico, oltre a riportare la squadra tra i professionisti, avremmo voluto portare avanti un restyling dello stadio Melani, unitamente alla costruzione di un centro sportivo a Pistoia Ovest".
Perché proprio Pistoia?
"Siamo di Firenze e abbiamo interessi sul territorio. E poi, inutile essere ipocriti: il progetto della cittadella avrebbe portato benefici a tutti".
albe