Fosso tombato del Casale. Demolizione e poi rifacimento

Approvato progetto da 155mila euro per impianto di sollevamento acque reflue a Serravalle, per ridurre rischio allagamenti e migliorare sistema fognario.

Fosso tombato  del Casale. Demolizione e poi rifacimento

L’alluvione del 2 novembre 2023 aveva creato non pochi problemi anche a Casalguidi Foto dall’archivio Castellani

Un progetto esecutivo da 155mila euro, redatto da un ingegnere su richiesta del Comune (partendo da un piano del Consorzio di Bonifica) che rientra negli interventi di riduzione del rischio idrogeologico. Troverà una soluzione a un problema emerso in corso d’opera e dovrà contribuire anche a scongiurare il rischio di nuovi allagamenti. E’ stato approvato pochi giorni fa e riguarda la realizzazione di un impianto di sollevamento di acque reflue vicino a via San Biagio. E’ la demolizione, e il rifacimento, del tratto tombato del Fosso del Casale lungo via San Biagio con gli adeguamenti arginali nel tratto di valle. Il piano prevede l’ampliamento della porzione tombata nel tratto urbano di Casalguidi: "In modo da risolvere alcune deficienze legate a fenomeni di forte intensità, ricalibrando la portata attesa duecentennale". Era però emersa la necessità di ripensare l’opera sulla base della riorganizzazione dei sottoservizi, fognatura e linea elettrica: il disegno iniziale aveva evidenziato la necessità di risolvere l’interferenza fra il Fosso San Biagio e una tubazione di fognatura nera proveniente da una parte da via San Biagio e dall’altra dalle vie Morelli e Montalbano. La criticità sarà risolta con una stazione di sollevamento in corrispondenza dell’area di sosta di via San Biagio, proprietà comunale: una vasca interrata prefabbricata, dove saranno allestite due pompe sommerse, a funzionamento alternato, tenendo sempre una stazione in funzione e l’altra di emergenza.

Giovanni Fiorentino