
Il funerale
Agliana (Pistoia), 27 febbraio 2022 - Un vero e proprio bagno di folla ha salutato per l’ultima volta Luca Ciampi, il barbiere deceduto a causa di un malore improvviso che lo ha colpito martedì scorso, all’apertura del suo negozio ad Agliana, dove lavorava dal 2007. Per il funerale, tenutosi nella mattinata di ieri alla chiesa di San Giovanni Evangelista a Montale, dove il 53enne viveva assieme alla moglie Claudia e ai due figli, Edoardo ed Elena, sono accorse oltre 200 persone fra coloro che sono riusciti a entrare (120), chi si è accomodato nella compagnia a fianco (60) e chi ha atteso pazientemente in piazza Giacomo Matteotti l’uscita della salma a distanza di circa un’ora dal suo arrivo alle 11. La fiumana di gente presentatisi è la fotografia perfetta di quanto Luca fosse apprezzato e stimato sia in città che ad Agliana da amici, conoscenti e colleghi, che non sono voluti mancare alle esequie.

La commozione ovviamente l’ha fatta da assoluta padrona, coinvolgendo chiunque. A cominciare dai genitori, Raffaello e Leonarda. Lei avvinghiata a lui per tutta la durata della cerimonia. Papà Raffaello ha provato a resistere per tutta la messa, ma alla fine ha ceduto in un pianto a dirotto, non appena ascoltate le parole della moglie di Luca, l’unica della famiglia che ha avuto la forza di salire sull’ambone e di parlare al microfono per ringraziare i partecipanti. Toccante anche il messaggio pronunciato da uno dei compagni di classe di uno dei figli del barbiere, il passo del Vangelo letto da don Marino, parroco di Luca a Tobbiana, che lo ha visto crescere fino a diventare uomo, nonché l’omelia di don Paolo Firindelli, che ha celebrato la cerimonia.
"A volte il silenzio è utile per non rovinare una musica perfetta. E in questi casi si rischia che le parole siano di troppo. Spero che la scomparsa di Luca serva soprattutto a farci riflettere sulla brevità della vita e a farci riscoprire delle passioni o dei sogni che abbiamo accantonato. Non bisogna vivacchiare, ma impegnarsi al massimo ogni giorno della nostra esistenza terrena", ha detto don Paolo, che ha pure citato Jovanotti e Steve Jobs per sottolineare l’importanza dello sfruttare il tempo a nostra disposizione. Al termine della messa, i genitori, il fratello di Luca, Alberto, e la moglie sono stati inondati da un affetto impressionante, con le sentite e sincere condoglianze da parte di tutti, comprese quelle della nostra redazione.
Nel frattempo, sembra essere caduta l’ipotesi di una qualche correlazione fra il decesso di Luca e la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid, avvenuta proprio il giorno prima rispetto al malore fatale. Questo è quanto emerso dall’autopsia disposta dall’Asl su richiesta dalla moglie Claudia ed effettuata nella giornata di venerdì. Le cause della morte sono ancora in corso di accertamento.