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Funivia Doganaccia Corno. E arrivano altri 150 "sì"
Secondo e ultimo incontro del percorso partecipativo sulla funivia Doganaccia Corno alle Scale, dagli oltre 150 presenti è uscito un plebiscitario "sì" alla sua realizzazione. La discussione sull’infrastruttura si trascina ormai da tempo e ha spaccato molti schieramenti, anche tra alleanze e formazioni politiche, riportando sul palcoscenico personaggi dimenticati, ma che hanno voluto portare lo stesso un loro contributo. Nel corso della serata non sono mancati momenti di tensione e scambi di critiche reciproci, oltre alle accuse d’incoerenza, se non peggio. Però, al di là del teatrino della politica, recitato anche da persone apparse non proprio informate sull’argomento e alla ricerca di visibilità più che di soluzioni, alla fine il risultato atteso è venuto fuori, questo era l’obbiettivo ed è stato raggiunto. La cronologia della giornata parte dall’intervento del sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo e di quello di Abetone Cutigliano, Marcello Danti, seguiti da quello della coordinatrice Agnese Bertello, la quale ha sottolineato più volte che siamo ancora nella fase preliminare ed è ancora tutto da decidere prima di dare avvio alla fase progettuale vera e propria, per dipanarsi poi negli interventi dei tecnici progettisti, Federico Murro e Araldo Seletti, che hanno preso la parola dopo il riassunto della Bertello.
Li hanno seguiti quelli di favorevoli e contrari, rappresentati da Giovanni Gordiani i primi e da Mauro Chessa i secondi. Poca voglia di dialogo e toni accesi hanno contraddistinto un’assemblea in cui quelli che non avevano un’idea predeterminata erano veramente pochi e il patrimonio di idee sollecitato da Marmo è stato sostituito da un referendum pro o contro la realizzazione della nuova funivia, vinto abbondantemente dai favorevoli. Quando, in conclusione della fase prima del buffet, sono tornati all’attenzione gli stanziamenti e la possibilità di dirottarli su altre priorità, Marmo ha risposto, come aveva già fatto, che la Regione Toscana si è manifestata intenzionata a spenderli sulla funivia e che se si spostano se ne perdono almeno la metà. Però in politica tutto è possibile. A onor del vero, nonostante la polarizzazione delle posizioni, le riflessioni interessanti non sono mancate, dalle azioni culturali all’educazione e informazione ai turisti, dall’accessibilità viaria e stradale fino alla qualità del turismo, sempre tutelando il grande patrimonio rappresentato dall’acqua. Adesso manca solamente l’approvazione da parte dei consigli comunali di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio per dare il via libera ai lavori.
Andrea Nannini