ANDREA NANNINI
Cronaca

Funivia Doganaccia Scaffaiolo. La parola a Marmo e Bacci, i sindaci

Dopo l’appello del fronte del "no" a Mattarella, per San Marcello Piteglio c’è ancora spazio per la discussione. Abetone Cutigliano ritiene utile la realizzazione dell’impianto

Un’immagine dal nostro archivio dell’impianto della funivia della Doganaccia (AcerboniFotoCastellani)

Un’immagine dal nostro archivio dell’impianto della funivia della Doganaccia (AcerboniFotoCastellani)

Montagna, 16 luglio 2024 – Funivia Doganaccia Lago Scaffaiolo: il capitolo di questi giorni prende la forma di un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perchè fermi il progetto finanziato attraverso il Protocollo Lotti Rossi, firmato nel novembre 2016. Stanziava complessivamente 27 milioni di euro per la Montagna Pistoiese, per il collegamento Doganaccia Scaffaiolo e altro. Sono passati quasi otto anni, ma i contendenti ribadiscono le loro posizioni.

Il Comune di San Marcello Piteglio ospita la gran parte dell’infrastruttura sul suo territorio, ma non ha più alcuna vocazione turistica per la neve e della ricchezza eventualmente prodotta beneficerebbe ben poco, al contrario di quello di Abetone Cutigliano, in cui La Doganaccia ricade. L’interesse a collegare Toscana ed Emilia è un altro degli elementi su cui riflettere per progettare, ma non l’unico, in questo finanziamento ci sono, a esempio, i denari per altri progetti e, viste le ristrettezze, probabilmente spendere bene queste risorse corrisponde a sfruttare una delle ultime occasioni. Molta l’attenzione dei sindaci interessati, Luca Marmo per San Marcello Piteglio e Gabriele Bacci per Abetone Cutigliano.

«La storia , dopo la sottoscrizione Protocollo fra la Regione Emilia, Toscana e Presidenza del Consiglio dei Ministri, inizia il suo cammino locale nel 2017 – ricorda Marmo – quando la Provincia e la Regione sottoscrissero un accordo per l’attuazione del progetto. Da parte nostra c’è stato un approccio del tutto laico, la funivia è uno strumento. Non è buono o cattivo in sé. Dipende dall’uso al quale lo pieghiamo. La realizzazione dell’opera, in attuazione all’accordo Provincia-Regione, rimane subordinata alla Conferenza dei servizi che dovrà essere avviata immediatamente a valle del completamento della progettazione. Il dibattito si è molto polarizzato, ma lo spazio politico per ridare vita a una discussione serena e fattiva ancora lo vedo".

Gabriele Bacci parte da lontano: "La realizzazione della funivia oggi è utile, negli anni passati era un vero motore, la gente che ne ha capito la valenza è consapevole dell’utilità. Nei giorni scorsi abbiano portato all’attenzione della Regione le revisioni degli impianti di Abetone, che è la stazione di riferimento della Toscana, ed è emerso chiaramente che la Regione vede il collegamento Doganaccia Scaffaiolo come una risorsa per l’estate e non per l’inverno. "Il progetto non confligge con quello della funivia Abetone Cimone e per ottenere un buon risultato c’è bisogno dell’analisi dei flussi e calibrare bene i progetti perché la necessità non è fare o non fare, ma fare bene. In Regione è emersa la chiara volontà di andare in porto, volontà che è anche quella dell’amministrazione. Siamo andati con il presidente del municipio di Abetone proprio per parlare degli impianti, partendo da quelli in revisione. Con i decreti firmati dal ministro Santanchè c i sono molte risorse a disposizione, ma con il vincolo che queste siano riservate ai privati. Ci siamo attivati anche per loro perché l’interesse è lo stesso per tutti, quello di salvaguardare e far progredire la Montagna".