SAMANTHA FERRI
Cronaca

Furti nei vivai a Pistoia, altro colpo a Piuvica: "Rubate oltre 3500 piante di acero"

La vittima della razzia, compiuta da ignoti nella notte tra sabato e domenica, è Stefano Agostini: "Un bottino da 14mila euro. Ma le perdite per noi sono maggiori, tra mancati introiti e manodopera"

Stefano Agostini mentre mostra ciò che resta delle piantine estirpate dai ladri

Pistoia, 3 gennaio 2023 - ​Un campo vuoto e pieno di piccole buche e impronte lasciate dai ladri, con solo qualche piantina risparmiata dalla razzia notturna. La mattina del 2 gennaio il titolare della Vivai Agostini Stefano, di Piuvica, ha trovato di fronte a sé un campo deserto. Da questo pezzo di terra sono sparite tutte le piante, ben 3500 aceri giapponesi messi a dimora da pochi mesi. Piccole piantine che costituiscono un bottino che occupa poco spazio ma che ha un grande valore economico. Con ogni probabilità, i ladri hanno agito nella notte tra sabato e domenica. "Nella giornata di Capodanno abbiamo controllato che tutto fosse al suo posto, mentre stamani (ieri, nda ) questo campo è stato completamente ripulito – fa sapere Stefano Agostini, titolare del vivaio che ha subito il furto –. Qui a settembre avevamo piantato circa 3500 aceri giapponesi, della varietà ’Blood Good’. Le piantine erano ancora molto piccole: questo tipo di pianta infatti richiede almeno tre o quattro anni per crescere ed essere pronta per il mercato".

Il tipico albero dalla chioma rossa è una pianta molto richiesta e con un importante valore. "Abbiamo subito un grosso danno – spiega Agostini –: ogni piantina di acero di quelle che avevamo piantato vale dai 3,5 ai 4 euro l’una. Perciò abbiamo subito una furto da quasi 14mila euro. Oltre alla perdita del costo vivo delle piantine nell’immediato, subiremo delle conseguenze anche in futuro – aggiunge –: queste piante ci verranno a mancare per la produzione e vendita tra tre o quattro anni, quando sarebbero state pronte per il mercato. E poi c’è la manodopera andata sprecata. Per piantumare un ettaro può occorrere anche più di una settimana di lavoro, mentre per estirpare delle piantine bastano poche ore e la refurtiva, dato che non era in vaso, può entrare nel bagagliaio di un’auto".

Un ottimo bottino per i ladri che hanno agito nella notte, mettendo a segno un colpo ‘facile’. Questo perché il terreno in questi ultimi giorni è bagnato dalla pioggia, il che consente di estirpare più facilmente e più velocemente le piantine. Il momento migliore per mettere a dimora queste piante è l’autunno, poiché si sfrutta il fermo vegetativo e di conseguenza queste ultime attecchiscono meglio. Tuttavia l’"acer palmatum Blood Good" (questo il nome scientifico dei piccoli arbusti trafugati) è una pianta che attecchisce bene anche in caso di rinvaso, per questo probabilmente è stato preso di mira dai ladri.

Dalla parte dei malviventi anche il fatto che il vivaio si trovi in aperta campagna, lungo una strada dove, soprattutto di notte, circolano ben poche auto. Nei dintorni si trovano molti altri vivai e qualche abitazione, alcune dotate di telecamere di sicurezza che potrebbero aver ripreso chi è si è aggirato nei pressi del vivaio quella notte. "Abbiamo denunciato il furto alle autorità che subito si sono recate sul posto per prendere atto di quanto accaduto – conclude il titolare del vivaio –. Non è escluso che possa trattarsi di furti organizzati da ‘professionisti’, che sanno quando e dove andare a colpire". Un’ipotesi, questa, condivisa anche da altri vivaisti che hanno recentemente subito furti simili.