Pistoia, 24 novembre 2024 – Nella mattinata di ieri si è tenuta l’intitolazione del giardino pubblico situato accanto all’Istituto “Fedi-Fermi”, in Viale Adua, al dottor Giancarlo Piperno, una delle figure più importanti della Pistoia della seconda metà del novecento. Piperno è stato medico e radiologo, ma soprattutto fondatore della sezione pistoiese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La proposta di intitolare a lui un giardino è arrivata a distanza di sette anni dalla morte da parte di Legambiente, che ha fortemente voluto la valorizzazione del terreno adiacente all’istituto. Il giardino conta circa cento specie arboree messe a dimora grazie al progetto “Life Terra”, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Life e promosso da Legambiente nell’ambito della più ampia iniziativa “Music for the Planet”, alla quale ha aderito anche la Provincia di Pistoia.
Gli arbusti, in parte donati dalla Vannucci Piante e in parte acquistati da Legambiente, contribuiranno a riqualificare un’area della città particolarmente frequentata, considerata la vicinanza della scuola e di svariate attività commerciali. “Per noi oggi è un giorno importante - ha detto Antonio Sessa, presidente di Legambiente Pistoia -. Finalmente riusciamo ad unire due aspetti come l’attenzione al verde e il ricordo di una grande figura come il dottor Piperno”. All’intitolazione del parco pubblico ha partecipato anche una delegazione di studenti dell’Istituto Fedi-Fermi assieme alla professoressa Rosalia Pagliuca, che per prima ha proposto l’idea assieme alla classe 5A dell’anno scolastico 2023/2024. “Pistoia si arricchisce di un altro importante spazio verde – ha aggiunto il vicesindaco Annamaria Celesti – che per altro porterà il nome di una persona che ha dato moltissimo alla nostra città”.
Il consigliere della Provincia Gabriele Giacomelli ha ringraziato la Fondazione Caript per aver contribuito alla realizzazione del progetto e gli eredi della famiglia Piperno per aver accolto la proposta di intitolazione. “Giancarlo Piperno ha lasciato un segno ancora oggi tangibile, svolgendo il mestiere di medico non come un semplice impiego, ma rendendolo una vera e propria missione che ha perseguito con altruismo verso tutte le persone con cui si è trovato a relazionarsi. La sua figura e il suo impegno, mi auguro, siano fonte di ispirazione per le generazioni a venire”.