
Anna Maria Celesti, vicesindaco di Pistoia
Pistoia, 15 giugno 2021 - Dal Parco di Monteoliveto a piazza Mazzini dalla stazione al parco del Villone Puccini, gli educatori di strada della cooperativa Arkè, aderente al gruppo Co&So, in collaborazione con la cooperativa Pantagruel, sono alla ricerca dei luoghi di aggregazione degli adolescenti di Pistoia. L’iniziativa “Ci Si Incontra nell’informale”, promossa dalla cooperativa Arké insieme al Comune di Pistoia, è nata nell’ambito di "Diritto di Transito", progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e di cui il capofila è il consorzio Arché di Siena.Il progetto si propone di realizzare percorsi educativi rivolti ai gruppi-informali di pre-adolescenti e adolescenti nei luoghi dove i ragazzi si ritrovano – particolari zone della città, parchi, piazze - ma anche nei contesti formali - a scuola nei centri aggregativi, nei circoli. L'iniziativa ha durata triennale e nasce per dare una risposta alla crescente difficoltà di intercettare e coinvolgere i ragazzi in esperienze educative nelle varie istituzioni del territorio, ma anche al crescente disagio procurato in particolare alle fasce di popolazione giovanile dalle ristrette misure anti contagio del Coronavirus. “Si tratta di un progetto importante – sottolinea il vicesindaco di Pistoia e assessore alle politiche di inclusione sociale Anna Maria Celesti – che prende il via in un momento particolarmente complesso legato alla pandemia da Covid, la quale ha causato l'isolamento sociale colpendo in particolare gli adolescenti, in una fase così delicata della loro età. Recenti studi hanno dimostrato che ragazzi tra 15 e 17 anni che vivono distanti dagli altri, molto spesso hanno problemi di apprendimento, di attenzione e difficoltà nel prendere decisioni. Per questo è fondamentale individuare quanto prima i loro disagi per aiutarli a superare questo difficile momento. Il percorso individuato è un passo per andare incontro ai tanti giovani che hanno sofferto e soffrono e dare loro la possibilità e gli strumenti per ricostruire ciò che si è spezzato”. “Abbiamo tanti laboratori e attività da proporre nei nostri centri diurni - spiega Alessandro Soldi, responsabile del settore infanzia, adolescenza e giovani della Arké Cooperativa Sociale Onlus - ma prima vogliamo ascoltare i ragazzi, i loro desideri, i loro interessi. L’esperienza educativa proposta dai nostri operatori avrà successo se potrà contare sulla collaborazione attiva dei ragazzi coinvolti in questa iniziativa che la renderanno viva e significativa grazie al fatto che è stata pensata soprattutto da loro”.
pa.ce.