REDAZIONE PISTOIA

Giovani e artigianato. L’indagine della Cna

Solo uno su tre intervistati ha ereditato l’azienda che adesso conduce

Gianmarco Barluzzi

Gianmarco Barluzzi

Cna Toscana Centro, con il gruppo dei Giovani Imprenditori, ha svolto un’indagine sui propri associati per capire da dove nascono le aziende che fanno capo agli under40 che hanno una attività in proprio per quanto concerne l’artigianato. Ed i risultati, che riguardano da vicino anche il territorio pistoiese, sono sicuramente interessanti: per esempio, solo uno su tre dei giovani imprenditori ha ereditato l’azienda che adesso conduce dai propri genitori ma quasi il 60% degli associati è comunque figlio di imprenditori e, per quasi la metà degli intervistati, la formazione scolastica e universitaria ha avuto un impatto negativo, o pari a zero, nel percorso di costruzione della propria attività lavorativa.

"Questa indagine restituisce una fotografia realistica ma in chiaroscuro – afferma Gianmarco Barluzzi, presidente Cna Giovani imprenditori – dove si evidenzia l’inverno demografico con la perdita di quasi 3 milioni di under35 fra il 2010 e il 2023 e, dall’altra parte, la tendenza dei più giovani di fare impresa che resta alta. Il 41,2%, infatti, del campione intervistato afferma di essere imprenditore di prima generazione e il 61,3% ha avviato l’impresa in prima persona mentre chi ha ereditato l’attività si propone, comunque, di rinnovare l’impegno di chi li ha preceduti".

Altri numeri importanti di questa indagine, che vede come protagonisti anche gli under40 iscritti a Cna in provincia di Pistoia, ci dicono che quasi la metà delle aziende ha un numero compreso fra 2 e 10 dipendenti, a dimostrazione di come non si lavori solo in ditte unipersonali, un dato sicuramente in controtendenza. Il 73% dei giovani imprenditori ha avviato l’attività grazie a un patrimonio iniziale rappresentato da mezzi propri (46,9%) o da risorse di famiglia (26,9%). Solo il 17,3% ha avviato il progetto imprenditoriale potendo contare in via prevalente sul credito bancario.

"Questi dati – conclude Barluzzi – sono la spia di una criticità nota. In Italia, infatti, la maggior parte dei giovani che non può contare su risorse proprie o di famiglia ha dovuto abbandonare l’idea di mettersi in proprio dato che il credito bancario viene erogato col contagocce e in maniera molto selettiva". Infine, ad oggi, solo il 6,6% degli under40 intervistati ha dichiarato di aver acquistato l’impresa sul mercato e l’86% non ha utilizzato incentivi pubblici per l’avvio d’impresa. S.M.