Il sindaco Oreste Giurlani non sta bene e così quella che doveva essere la giornata della sentenza del processo penale a suo carico a Firenze – è accusato di peculato in qualità di presidente di Uncem Toscana – è stata rinviata al prossimo 22 dicembre. Così ha deciso il giudice Ettore Nicotra che presiede la composizione collegiale chiamata a decidere le sorti dell’esponente politico pesciatino.
Giurlani non si è presentato in aula perché lamentava – così hanno spiegato i suoi avvocati – uno stato febbrile e un principio di bronchite che gli avrebbero impedito di essere presente a palazzo di giustizia ieri a Firenze. La situazione non gli ha però impedito di tenere le sue consuete dirette Facebook dalla propria abitazione. Proprio sul social network ha anche detto di essersi sottoposto a un tampone per verificare l’eventuale positività al Covid 19. Ma il tribunale fiorentino ha comunque disposto la visita medica fiscale domiciliare a suo carico, che dovrebbe essere effettuata a breve.
Contattato telefonicamente, l’avvocato Gabriele Melani del foro di Firenze, difensore di Giurlani, conferma i fatti appena descritti. "Il mio assistito – spiega – non si sentiva bene ieri mattina e non ha potuto partecipare all’udienza. Come previsto dalla legge, il collegio giudicante ha disposto una visita fiscale per accertare le sue condizioni di salute".
Alcuni giorni fa, dopo le varie testimonianze davanti ai giudici, Giurlani si era così espresso in vista della sentenza ormai imminente: "Credo che tutti i testimoni che sono sfilati, anche quelli che rappresentavano l’accusa, abbiano decisamente ridimensionato gli elementi della questione, confermando il mio grande attivismo come presidente di Uncem, che portava a spostarmi di continuo sul territorio per affiancare i sindaci montani nelle loro iniziative e per cercare di risolvere le varie problematiche. Le cifre che vengono riportate ogni volta sono ormai superate dai fatti e la stessa guardia di finanza, nell’ultima relazione ha fissato in poco meno di 8mila euro i rimborsi senza giustificazione, ai quali abbiamo esaurientemente risposto. Non posso che essere fiducioso per quello che è emerso in aula".
R.M.