REDAZIONE PISTOIA

Giustizia più veloce grazie ai nuovi cancellieri

Ventuno nuove assunzioni nell’Ufficio del processo, grazie ai fondi del Pnrr. Il presidente Barbarisi: "Risultati concreti entro il 2026"

PISTOIA

Sono 21, quasi tutti giovanissimi, freschi di laurea in giurisprudenza, ma "con gli occhi vispi dei ragazzi", come li definisce il presidente del Tribunale di Pistoia, Maurizio Barbarisi, che ieri ha presentato l’infornata di assunzioni (a tempo determinato) per velocizzare la durata dei processi, sia civili che penali, anche a Pistoia. Si tratta di cancellieri specializzati, assunti con contratto di due anni (poi rinnovabile tramite concorso, ma aperto anche ad esterni), nel’Ufficio per il processo. Dopo un periodo di formazione, svolto negli uffici del nostro tribunale ma anche tramite piattaforma disposta dal Ministero per la Giustizia, affiancheranno i magistrati sia nella preparazione dei processi che in tutte le fasi.

"Si tratta di una rivoluzione che

rientra nel Pnrr – ha spiegato il presidente Barbarisi – l’Italia ha scommesso nell’efficientamento dell’attività giudiziaria, per abbattere la durata dei processi

(in base alla legge Pinto, non più di 3 anni in primo grado, sia

nel penale che nel civile, 2 e 1 rispettivamente negli altri due gradi di giudizio). E’ una questione di credibilità davanti all’Europa, che finanzia il progetto vincolandolo al raggiungimento dell’obiettivo, entro il 2026. Noi, come tribunale non abbiamo un grande arretrato, per cui – commenta il presidente – richiamo anche di fare una bella figura, cioè di centrare il target richiesto". Infine sulle figure professionali, il presidente ha specificato che si tratta di funzionari, tutti laureati (e nel caso di Pistoia tutti in Diritto) e non di tirocinanti, che avranno la possibilità di affiancare i giudici.

Per loro sono state preparate postazioni sia nel palazzo di piazza del Duomo che nell’antica aula del Crocifisso, nel palazzo di San Mercuriale. Ma non è finita qui. Un aiuto arriverà anche dall’Università di Firenze che assegnerà borsisti per la Corte d’Appello, ma anche per i Tribunali di Prato e di Pistoia. In questo caso, le figure saranno diverse: ingegneri informatici che svilupperanno applicativi nuovi e statistici che monitoreranno i flussi dei procedimenti.

Di sicuro, come spiega il presidente Barbarisi, la ricaduta più immediata si avrà nella cause civili, quelle che maggiormente soffrono di ritardi.

"Speriamo anche in un effetto pratico: la velocizzazione dei processi potrebbe portare l’avvocatura a proporre più frequentemente la mediazione".

Martina Vacca