
L’inaugurazione dell’opera con le autorità cittadine (. Acerboni Focostallan
L’antica tribuna in pietra del cortile, dove si amministrava la giustizia, lo scalone monumentale e poi i dettagli cromatici delle volte, che racchiudono storie di un mondo che ancora ci parla: quello della città medievale. È così che l’antico Palazzo Pretorio ha avuto questa volta giustizia per sé, per la sua bellezza e preziosità, grazie al nuovo impianto di illuminazione, realizzato tramite l’opera congiunta dell’amministrazione comunale e di partner privati. Ieri sera le luci, progettate dall’architetto Egidio Ferrara di Firenze, e realizzate grazie al sostegno di Fondazione Caript e Banca Alta Toscana, oltre che dal Comune, si sono accese, puntate sui gioielli racchiusi in quello scrigno che si apre su piazza del Duomo e che ora avrà un motivo in più per essere visitato. Un evento a cui hanno preso parte tutti i rappresentanti delle istituzioni cittadine, e delle forze dell’ordine.
"Un omaggio alla città – ha spiegato il presidente del Tribunale Stefano Billet – che l’ex presidente Maurizio Barbarisi ha voluto fortemente e che ha portato a compimento. Ringrazio quanti hanno reso questo progetto realizzabile". L’opera ha visto un investimento di 57mila euro, finanziato per 25mila euro dalla Fondazione Caript, per 15mila dalla Banca Alta Toscana e la restante parte, 17mila euro dalle casse comunali. Al lavoro i tecnici dell’ufficio Patrimonio del Comune, in tutte le sue fasi.
Il sindaco Tomasi ha voluto ringraziare l’ex presidente del Tribunale Barbarisi "per la determinazione e caparbietà che hanno permesso di raggiungere questo risultato". E ha annunciato il progetto che, dopo il rifacimento dell’intera facciata del Tribunale su piazza del Duomo, punterà ad un’opera ancora più completa: quella della nuova illuminazione di tutti i monumenti e le chiese della città.
L’architetto Egidio Ferrara di Firenze ha sottolineato la scelta "non invadente delle luci", che guidano il visitatore alla scoperta dei dettagli dell’antico cortile. Per l’impianto, inoltre, sono state utilizzate le tecnologie a led, con un’attenzione al contenimento dei consumi. Un impianto capace di regolare l’intensità dei fasci di luce e con possibilità di controllo domotico, ossia gestibile da remoto. Soprattutto, un progetto che ha il pregio di restituire una resa cromatica fedele delle opere racchiuse.
"Siamo sostenitori privati – ha spiegato il presidente della Fondazione Caript, Luca Gori – ma siamo radicati sul territorio. Per questo, abbiamo creduto in questo progetto che ha raggiunto lo scopo di restituire un patrimonio alla sua comunità. E per questo, abbiamo lavorato al fianco delle istituzioni. A noi ora il compito di far scoprire questo gioiello ai visitatori, ma anche ai giovani, alle scuole".
"Un’iniziativa a cui siamo stati felici di partecipare – l’ha definita il presidente di Banca Alta Toscana, Alberto Vasco Banci – perché noi siamo una banca di comunità. Investiamo ancora una volta nella cultura, un modo bellissimo di redistribuire sul territorio la ricchezza".
Martina Vacca