Simboli di festa, pace, speranza ma anche di resilienza e vicinanza ai territori alluvionati che con grande difficoltà stanno tentando di rialzarsi. Arrivano dal distretto vivaistico di Pistoia, una delle province più colpite dalla calamità, i due maestosi abeti, alti 11 metri, allestiti in Piazza della Signoria e Piazzale Michelangelo dal Comune di Firenze e donati da Coldiretti Toscana in collaborazione con Giorgio Tesi Group e Regione Toscana. Ad accendere il grande albero di Piazza della Signoria, è stato il sindaco di Firenze, Dario Nardella insieme alla Compagnia dei Babbo Natale. Un momento, quello dell’accessione, vissuto da tanti cittadini e turisti che hanno scandito il count-down insieme al primo cittadino dando ufficialmente via al Natale. Suggestivo e spettacolare l’altro bellissimo esemplare a Piazzale Michelangelo che illumina la città dall’alto. L’albero è stato acceso dall’assessore comunale Benedetta Albanese. Alle accensioni ha partecipato la vice presidente ed assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi per la Regione Toscana.
Intanto, sul fronte del piano post alluvione, sarà inviata lunedì al Governo la relazione con la ricognizione degli interventi di soccorso alla popolazione e le somme urgenze legate all’alluvione. La notizia è stata data ieri dal presidente Eugenio Giani insieme al direttore di Irpet, Nicola Sciclone, e Giovanni Massini, direttore della Protezione Civile. "Ho presentato la relazione che calcola nel complesso 110 milioni di euro di interventi tra quelli di soccorso alla popolazione e le somme urgenze – spiega Giani – La relazione deve essere inviata entro trenta giorni dalla publicazione dell’ordinanza che mi nomina commissario per l’emergenza e sarà inviata lunedì. Allegata a questa, c’è la relazione con la stima dei danni complessivi a privati e attività produttive elaborata da Irpet che calcola i danni in quasi 2 miliardi di euro. Finora sono arrivati 5 milioni e sono stati impiegati nelle somme urgenze". Nella relazione, sono dettagliati gli interventi di soccorso per la popolazione, e interventi di somma urgenza sul patrimonio pubblico, per un valore di 110 milioni di euro. Il secondo atto è un’ulteriore ricognizione che va a individuare le famiglie che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. La scadenza è il 19 gennaio. Il terzo atto riuarda l’approvazione con ordinanza della mappatura sia delle aree interessate dall’evento del 2 novembre.