REDAZIONE PISTOIA

Gli avversari si ritirano. Il Capostrada non ci sta

Calcio, allievi: la decisione choc della Settignanese. "Gioco troppo violento"

Il calcio, ad ogni latitudine e in qualsiasi categoria, dovrebbe essere un elemento d’aggregazione, di gioco e di divertimento. Talvolta però c’è anche da prendere atto di episodi controversi che possono verificarsi all’interno del rettangolo verde e che possono portare anche a decisioni drastiche. E’ probabilmente questo l’unico termine utilizzabile per definire la scelta presa dalla formazione Allievi B della Settignanese, che lo scorso 21 dicembre ha abbandonato il terreno di gioco al 20’ del secondo tempo della sfida contro il Capostrada, che al momento dell’interruzione conduceva per 2-0. L’abbandono del campo ha portato la squadra fiorentina a subire il ko a tavolino, inevitabile in punta di regolamento, oltre ad un punto di penalità in classifica e una sanzione pecuniaria di 103 euro. Il motivo? Lo stile di gioco "decisamente violento" della compagine pistoiese, stando a quanto riportato dal club fiorentino che ha anche inviato una lettera al presidente regionale dell’Aia e alla Figc Toscana per raccontare l’accaduto. "Abbiamo ritirato la squadra dal campo – ha detto il presidente della Settignanese, Maurizio Romei – per la tutela della salute dei nostri giovani calciatori. I nostri ragazzi sono stati colpiti con pugni e testate non rilevate dall’arbitro ed entrate a martello con conseguente uscita dal campo di due giocatori, senza provvedimenti disciplinari efficaci. Nei 54 anni di attività è la prima volta che accade un fatto del genere".

Una presa di posizione forte, che però cozza con la versione dei fatti narrata dal Capostrada e dal proprio direttore sportivo Mauro Palandri: "Innanzitutto siamo dispiaciuti per questo epilogo - ha raccontato il dirigente arancioblù -. Io e tutti gli altri dirigenti siamo fermamente convinti che si potesse trovare una soluzione alternativa ed evitare l’abbandono del campo che rappresenta un episodio spiacevole in primis per i giovani ragazzi. Ero presente in tribuna e non ho assolutamente visto una partita cattiva o nella quale l’arbitro ha perso il controllo. Ci sono state situazioni di tensione in campo e qualche decisione del direttore di gara non è andata giù alla Settignanese. Ma il tutto rientra in situazioni ordinarie. Voglio sottolineare che l’Under 16 del Capostrada è quarta in Coppa Disciplina e, dall’inizio del campionato ad oggi, nessun calciatore ha accumulato più di due cartellini gialli in oltre tre mesi di stagione. Questo per far capire come la nostra sia una squadra e una società assolutamente corretta".

Ad accodarsi al racconto di Palandri è stato anche Claudio Mazzone, tecnico degli Allievi arancioblu: "Comincio dicendo che è una sconfitta per tutti. Per i ragazzi, per noi educatori e per chi le famiglie che hanno assistito in tribuna. Non c’è gioia nel vincere e nel fare calcio in questo modo. Parlando del clima in campo, posso dire che negli oltre 60 minuti disputati l’arbitro non ha estratto cartellini rossi, il che significa che la partita era sotto controllo. Nella ripresa, dopo un episodio di tensione in cui è rimasto coinvolto un nostro giocatore, l’allenatore fiorentino ha richiamato la propria squadra negli spogliatoi, nonostante da parte nostra e anche dei giocatori della Settignanese ci fosse volontà di proseguire. Non c’è stato nemmeno un confronto tra l’arbitro e i capitani, ma solo una scelta dettata dall’allenatore avversario. Un episodio triste per tutti, che spero non abbia ripercussioni per nessuno".

Michele Flori