REDAZIONE PISTOIA

Green pass, è caos. "A rischio le vacanze"

Le agenzie di viaggio sulle barricate: c’è ancora troppa incertezza sulle regole e in molti rinunciano a uscire dai confini italiani

di Francesco Bocchini

Ci siamo quasi: il Green pass europeo (ufficialmente Certificato digitale Covid della Ue, ndr) entrerà in vigore dal primo luglio, anche se in nove Paesi – tra cui Spagna e Grecia – è già attivo e l’Italia pressa per un via libera anticipato. Il documento sarà rilasciato gratuitamente dalla Nazione in cui si risiede e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo. Lo otterrà chi è stato vaccinato con un farmaco autorizzato dall’Ema, chi si è sottoposto a un tampone con esito negativo o chi è guarito dal Covid. Per chi ha effettuato il test durerà 48 ore se il tampone è antigenico, 72 se è molecolare. Per chi ha avuto il virus varrà invece 180 giorni dall’undicesimo giorno successivo al primo test positivo, mentre per i vaccinati sarà valido quindici giorni dopo l’immunizzazione per nove mesi. Grazie al Green pass europeo ci si potrà spostare – senza l’obbligo di effettuare periodi di isolamento o ulteriori test – da e verso i 27 Paesi membri dell’Ue e anche altri quattro Stati: la Svizzera, la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein.

Ciò che al momento non è ancora stato chiarito del tutto è il punto relativo alle dosi di vaccino necessarie per viaggiare all’estero. L’Ue sembra aver lasciato carta bianca ai Paesi sotto questo aspetto. Toccherà quindi a ognuno di essi decidere se sarà sufficiente ai turisti la prima somministrazione oppure se occorrerà aver completato il ciclo vaccinale. Quel che è certo è che, a prescindere che serva la prima o entrambe le dosi, si riceverà il Green pass solo dopo aver atteso altri quattordici giorni.

"Questa situazione d’incertezza sta spingendo i pistoiesi, e in generale gli italiani, a prediligere il Bel Paese per le vacanze – afferma Barbara Melani dell’agenzia Harlem viaggi sul viale Frosini Attilio –. Dobbiamo attendere il primo luglio per comprendere meglio quante dosi di vaccino chiederanno i vari Stati per accogliere i turisti e quali regole sceglieranno di adottare. Diciamo che, per essere sicure di potersi muovere fuori dall’Italia, le persone, e soprattutto i giovani che difficilmente riusciranno a ricevere entrambe le somministrazioni entro l’estate, devono effettuare il tampone alla partenza e al ritorno. Però capisco bene che, viste le condizioni attuali, tanti non si fidino a prenotare le mete estere. A prescindere dalla destinazione, consiglio comunque a tutti di richiedere le assicurazioni anti Covid: sono fondamentali per non rischiare di perdere i soldi del viaggio".

A Melani fa eco Tommaso Ancona, titolare dell’agenzia Ukulele Viaggi in via Dalmazia. "Visto il caos che si è creato, la stagione per noi è compromessa, specie per quanto concerne i viaggi verso l’Europa. Per non parlare di quelli fuori dall’Ue, in quelle Nazioni dove per adesso non ci si può recare per turismo. Se tutto va bene, lavoreremo al 50 per cento – ipotizza Ancona – Anche noi operatori siamo costretti a districarci fra informazioni non precise e che sono destinate magari a cambiare in breve tempo. La speranza è quella di assistere a una ripartenza più convinta per le prossime vacanze invernali".