Che Bergamini e Stella strizzassero un occhio alla candidatura per le elezioni regionali lo abbiamo scritto mesi fa, quando Forza Italia chiedeva a gran forza le primarie. Il nome di Elena Meini, invece, è nuovo e ha stupito tutti, anche la stessa consigliera regionale della Lega, comunque pronta a mettersi a disposizione delle richieste del partito, che in questo caso ha il nome e cognome di Susanna Ceccardi. Sarebbe stata lei, infatti, a proporre che Meini scendesse in campo anche e soprattutto, si mormora, per placare coloro che pensavano di dare spazio a un fedelissimo di Vannacci. E ora?
I dadi sono stati gettati: comincia la partita. Intorno a un tavolo dovranno trovare la sintesi, che in termini semplici significa che dovranno condurre e portare a termine una vera e propria trattativa. Scordatevi la poesia. Ma al di là dei giochi nei salotti romani o fiorentini, l’operazione che in due giorni ha regalato all’opinione pubblica un potenziale candidato per ogni partito del centrodestra, ha lasciato il retrogusto di una coalizione non compatta e ha picconato Alessandro Tomasi, a cui piace tanto il civismo, ma che resta il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e, al momento, anche il sindaco di Pistoia, i cui cittadini lo reclamano a voce sempre più alta per avere risposte a tanti temi locali.
Intanto, in città c’è già chi pensa al domani, con Forza Italia che si coccola la vice sindaco Anna Maria Celesti e con Fratelli d’Italia che vede Gabriele Sgueglia sempre più presente nelle occasioni pubbliche. Casualità? I giochi non sono chiusi, tutt’altro. Ma hanno già stancato i più. Tomasi – il cui nome per la Regione fu pubblicamente fatto da Donzelli nel giugno 2024, lo ha capito: "Il limite di tempo è scaduto – ha detto –, bisogna muoversi per non prendere in giro i nostri elettori".