A Pistoia oltre il 99,5% del parco bus è alimentato a gasolio. Una percentuale a prima vista sorprendente per un tipo di carburante che l’Europa vorrebbe bandire (seppur inizialmente alle sole auto private) entro il 2035. A fornire il dato è la multinazionale dei pneumatici Continental attraverso la nuova edizione del report "Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone", giunto alla sua terza edizione. Prima di entrare nello specifico della nostra provincia, è bene dare uno sguardo alla situazione regionale. La maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio: 92,7% del totale di quelli in circolazione nel 2022 rispetto al 93,3% che si registrava nel 2021. Le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%), seppur in un contesto di crescita modesta.
E a Pistoia? Il dato, visti i valori assoluti, è impietoso. Solo lo 0.5% dei mezzi è alimentato a metano, mentre il rimanente è tutto a diesel. L’alimentazione elettrica, infine, è semplicemente a quota zero. C’è, tuttavia, diesel e diesel: i motori moderni (Euro 6 o Euro 7) non hanno nulla a che vedere con le emissioni inquinanti dei più vecchi Euro 0 o Euro 1. A Pistoia la situazione vede luci ed ombre: i mezzi appartenenti alla classe Euro 0 superano di oltre 4 punti percentuali il dato regionale e si attestano al 10,4%. Tuttavia, complessivamente le categorie fino all’Euro 2 coprono il 18,5% del parco. Bene, invece, la presenza di bus con motori più moderni e meno inquinanti: oltre un autobus su due a Pistoia è Euro 5 o Euro 6. C’è un altro elemento particolarmente interessante che riguarda la nostra provincia.
Continental ha registrato che sul territorio di Pistoia, nel 2022, non risulta nessuna nuova immatricolazione di autobus. Un dato che stride ancora di più considerando il dato toscano, che vede invece un grosso balzo in avanti nelle immatricolazioni di nuovi veicoli. Questo perché la Toscana risulta essere una delle sette regioni che hanno aumentato il proprio parco mezzi per il trasporto pubblico locale. Nel 2022 a livello regionale sono state bene 273 nuove targhe immatricolate. Una crescita percentuale dell’84.5% rispetto all’anno 2021, che aveva visto 125 bus nuovi immatricolati in regione. La transizione ecologica passa anche dal trasporto merci. Anche in questo caso, la provincia di Pistoia è in controtendenza rispetto al dato regionale.
Stavolta, però, l’andamento è opposto: a fronte di un calo generalizzato in Toscana, che segna un – 5.8%, la provincia di Pistoia segna un +16.7%, con 119 nuove targhe di mezzi pesanti immatricolate nel 2022. In queste nuove immatricolazioni, però, è il diesel ancora a fare la voce grossa. Le alimentazioni alternative per questi mezzi hanno ancora percentuali minime: l’elettrico è solo lo 0,1%, mentre gli ibridi non superano la soglia dello 0,3%. Per la completa transizione ecologica dei mezzi pesanti, insomma, la strada da percorrere è ancora lunghissima.
Francesco Storai