REDAZIONE PISTOIA

I residenti a Piantedosi: "Accordi naufragati". La Prefettura convoca. Diocesi, sindaco e Asl

Attesa per il tavolo di lunedì: presenti anche le forze dell’ordine. Ma il vescovo risponde subito: "Stiamo lavorando in silenzio".

La manifestazione del Comitato dello scorso marzo davanti alla Curia

La manifestazione del Comitato dello scorso marzo davanti alla Curia

Su Vicofaro sono puntati gli occhi del Comitato, che ha scritto al ministro dell’Interno Piantedosi reclamando interventi e controlli promessi, del vescovo Tardelli, che garantisce l’impegno della Diocesi per la parrocchia, e della prefettura che per lunedì pomeriggio ha convocato un tavolo alla presenza del vescovo, delle forze di polizia, del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e dell’Asl. Il Comitato per Vicofaro ha inviato la lettera indirizzata al ministro, per conoscenza, tra gli altri, anche al prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, al sindaco e al vescovo stesso. Ne riportiamo alcuni brani: "Gli accordi presi con le autorità locali e con il vescovo per riportare legalità e sicurezza nel nostro quartiere stanno naufragando. Dopo il tavolo di confronto avevamo percepito un possibile cambiamento. Fu promesso un immediato censimento dei migranti presenti, il blocco di ulteriori arrivi e un controllo costante sui movimenti. Il vescovo promise un immediato alleggerimento di circa 30-40 ospiti, con destinazioni in strutture idonee. Ma il numero dei migranti non è diminuito e ci sono continuamente nuovi arrivi".

"Quando sono in gioco legalità, sicurezza, igiene e salute pubblica, gli impegni non possono essere solo formali – aggiungono –. Il vicario del vescovo ha confermato la presenza attuale di circa 140 migranti. Come evidenziano i verbali della Asl e dei Vigili del Fuoco, ci sono gravi problemi di igiene e salute pubblica, non ultimo casi di Tbc. Continuano risse e minacce. Per non parlare di degrado e sporcizia. Purtroppo la nostra zona è stata classificata a rischio: se un migrante viene trovato a terra ferito o sofferente, non può essere soccorso se non con la presenza delle forze dell’ordine. Nella nostra manifestazione dell’8 marzo 2025 e regolarmente organizzata sotto la Curia i cittadini hanno chiesto l’allontanamento di Don Biancalani da Vicofaro e un nuovo parroco. A Vicofaro siamo stanchi, arrabbiati e stufi di dover vivere nel degrado e nella paura".

Il vescovo Fausto Tardelli ha risposto subito. Ecco alcuni estratti: "Dispiace leggere quelle parole, che non danno conto del grado di impegno nella soluzione della vicenda che va ben oltre le forze di una Diocesi o di una chiesa locale. Lo stile adottato, in risposta alle sollecitazioni giunte anche dalle istituzioni, è stato di operoso silenzio e lavoro. A oggi la Diocesi è riuscita a prendere in carico 25 migranti, ospitati nell’Hospitium Bianchi e ulteriori 8 ragazzi in un appartamento. Altre strutture sono in fase di allestimento. Lo sforzo profuso per allestire e gestire nel migliore dei modi i migranti, con le loro storie, le loro vulnerabilità, le condizioni di salute personali è davvero complesso e sta impegnando in modo totalizzante Caritas e Diocesi, in collaborazione con Asl e in raccordo con la Prefettura. Altri 15 migranti sono stati ricollocati nei Cas locali. Altri stanno effettuando gli screening sanitari. Il ricollocamento dei migranti viene portato avanti attraverso passaggi e procedure complesse, sia legali che sanitarie. Ed è necessario sottolineare che molti dei presenti a Vicofaro sono persone fragili, spesso con problemi psichiatrici o di dipendenza, difficilmente gestibili da percorsi di volontariato, ma bisognosi di interventi specifici".