"I segnali di crisi c’erano: mancate le soluzioni"

Il gruppo di opposizione in consiglio comunale di Pistoia critica l'amministrazione per la crisi del commercio e la mancanza di sviluppo. Chiedono un Piano di Sviluppo Strategico Territoriale e soluzioni per i parcheggi.

"I segnali di crisi erano già presenti da anni: chiusure continue, basso tasso di sviluppo e decrescita della popolazione" scrivono in una nota i Civici e Riformisti. Il gruppo di opposizione in consiglio comunale interviene sulla situazione della crisi del commercio Pistoiese. "Nel febbraio del 2020 avevo proposto - afferma Tina Nuti, capogruppo - una mozione affinché il Comune di Pistoia fosse promotore e responsabile di uno studio per un Piano di Sviluppo Strategico Territoriale, ma la maggioranza Tomasi mi rispose con un no". Nuti ricorda che l’apertura del varco di San Vitale nel settembre 2017 fu celebrata dall’amministrazione Tomasi e descritta come "un modo per agevolare l’accesso dei cittadini e dei visitatori alla città", ma che a distanza di anni non ha portato i risultati attesi. "Così come inefficace, nocivo, risulta il permettere di parcheggiare o transitare in tutte le strade del centro - aggiunge Nuti -. Occorre che Tomasi decida quale città e quale territorio vuole proporre ai cittadini". Evidenziando come gli strumenti di competenza comunale siano il Piano Strutturale e il Regolamento Urbanistico, che indicano gli indirizzi di sviluppo del Comune e in quali aree realizzare le infrastrutture necessarie a questa crescita, Tina Nuti dichiara che "entrambi gli strumenti sono lungamente attesi, ma al momento sono previste solo nuove consultazioni con la cittadinanza dopo quelle in concomitanza delle elezioni del 2022".

L’esponente dei Civici e Riformisti sottolinea come in questi anni poteva e doveva essere fatto di più anche per far ritornare i pistoiesi in città, in tema di parcheggi. "Da quello scambiatore a sud della stazione (convenzione con RFI del 2019), alle infrastrutture pubbliche dell’area ex Breda compresi gli oltre 400 parcheggi per i quali occorreva avere il coraggio di escutere la fideiussione utilizzando quelle risorse per terminare la parte pubblica. O al parcheggio San Giorgio, chiuso da novembre 2020. Occorre che l’amministrazione realizzi parcheggi, rivedendo e attuando il Piano della mobilità, e attuando soluzioni".