REDAZIONE PISTOIA

Ieri l’addio a Evangelisti. Insegnante e preside

Era stato una figura di spicco nel mondo scolastico e del sindacato

Fabrizio Evangelisti, dal nostro archivio

Fabrizio Evangelisti, dal nostro archivio

Si sono svolti ieri pomeriggio, nella chiesa di San Domenico, i funerali del professore Fabrizio Evangelisti, figura di spicco nel mondo scolastico pistoiese dove ha ricoperto, nel corso della sua lunga e brillante carriera, diversi ruoli, prima come insegnante e poi come preside. Il professore era nato a Pistoia il 2 gennaio del 1938 e aveva a lungo vissuto, con la sua famiglia, nel cuore della città, in viale Matteotti. Una mente vivacissima la sua e una cultura sterminata che, negli anni, aveva consentito ai suoi innumerevoli studenti di far tesoro del suo grande patrimonio di insegnante e di studioso. Alla sua preparazione si univa una personalità prorompente, di grande simpatia, un uomo acuto, capace sempre di inquadrare con esattezza problemi e situazioni. Si era laureato in Scienze naturali all’Università degli Studi di Pisa e il suo primo incarico da insegnante, alla fine degli anni Settanta, fu in quello che, all’epoca, era l’Istituto Magistrale Atto Vannucci dove insegnò scienze per diversi anni e da dove hanno preso le mosse centinaia e centinaia di docenti pistoiesi. Evangelisti partecipò, successivamente, al concorso per ottenere l’abilitazione come dirigente e per alcuni anni fu preside a Bergamo e poi tornare, alla fine degli anni Ottanta, a Firenze, dove diresse l’istituto agrario e quindi di nuovo a Pistoia, e stavolta come preside all’istituto professionale Einaudi. L’ultimo incarico, prima della pensione, fu all’istituto professionale Pacinotti.

La sua figura, nella comunità pistoiese viene ricordata anche per l’attività sindacale, nella Cisl Scuola, accanto a Renzo Fagioli e alla figlia Catia Fagioli. Evangelisti portò avanti il suo impegno sindacale parallelamente alla sua vita professionale, fra le sue battaglie viene ricordata quella per fare in modo che i presidi provenissero dal mondo della scuola e non dalle altre realtà del pubblico impiego. Il professore, che aveva pianto tre anni fa la morte della moglie Paola Bresciani, che aveva insegnato anche lei scienze, al Pacini, ha lasciato tre figli: Paolo, che è medico, Lucia, insegnante, e Claudio, che lavora nel settore farmaceutico. La redazione porge le sue più sentite condoglianze ai familiari.

l.a.