Il bagno di folla. Rossetti in trionfo. Il campione semplice nel cuore della gente

Piazza piena a Ponte Buggianese per celebrare il bi-campione olimpico. Tanti ospiti, tra cui un’altra leggenda del tiro a volo come Giovannetti.

Il bagno di folla. Rossetti in trionfo. Il campione semplice nel cuore della gente

Piazza piena a Ponte Buggianese per celebrare il bi-campione olimpico. Tanti ospiti, tra cui un’altra leggenda del tiro a volo come Giovannetti.

Piazza del Santuario riempita in ogni ordine di posto, un palco scintillante, un parterre da brividi, quattro medaglie d’oro olimpiche sul palco. A qualcuno potrà non sembrare possibile, ma lunedì sera a Ponte Buggianese c’è stato questo e molto altro. Un’intera comunità, non solo quella pontigiana ma per estensione quella pistoiese, ha celebrato nel migliore dei modi il ritorno a casa di Gabriele Rossetti, fresco campione olimpico nello skeet a squadre misto insieme alla connazionale Diana Bacosi. Un trionfo, quello di Parigi, che arricchisce ulteriormente la bacheca già pluridecorata di Rossetti, in cui figurano l’oro olimpico di Rio 2016 e svariate medaglie europee e mondiali. Ad accompagnare Gabriele sul palco c’era infatti anche Luciano Giovannetti, due volte vincitore a cinque cerchi alle rassegne di Mosca 1980 e Los Angeles 1984. Ed eccoli quindi i quatto ori olimpici, due leggende del tiro a volo italiano e mondiale insieme, a ridere e a ricordare aneddoti del passato a fianco di un emozionato Nicola Tesi, primo cittadino di Ponte Buggianese. Tanti gli interventi delle numerose istituzioni presenti, dalla Prefettura ai Comuni, dalle forze dell’ordine alla Regione. Tutti accorsi alla serata, condotta dal nostro Alessandro Benigni insieme a Federico Guidi ed Elisa Pacini, a celebrare un campione che ha ancora tanta voglia di vincere ed è già proiettato al prossimo quadriennio.

Dalle sue parole emergono enorme convinzione dei propri mezzi e forza d’animo, quella senza cui è difficile superare i momenti di difficoltà. Perchè di ostacoli ne ha dovuti superare anche Gabriele Rossetti, a partire dalla scomparsa del padre Bruno, avvenuta nel 2018. "A Rio era stato l’oro dell’incoscienza di un 21enne, a Parigi quello della consapevolezza. Con la grande differenza che stavolta ho dovuto prepararmi senza mio babbo, che per me è sempre stato un maestro e una guida, nello sport e nella vita".

Ma è proprio arrivando in cima alle salite più ripide che il panorama è più bello. Un panorama che in questo caso si è tinto interamente d’oro. "Sono andato in Francia con l’obiettivo di mettermi una medaglia al collo – dice Rossetti – a prescindere da quale metallo fosse. Dopo il primo giorno negativo ho tolto i pensieri negativi dalla mia testa e mi sono detto di divertirmi e godermela fino in fondo. E ora posso dire di essermi divertito eccome". Non mancano i ringraziamenti alle due donne della vita di Gabriele, mamma Isabel e la fidanzata Nicole: "Senza di loro non so se ci sarei riuscito. Poche settimane prima della gara la tensione mi stava divorando e loro mi hanno aiutato tantissimo a mantenere calma ed equilibrio interiore". Terminata la celebrazione sul palco, l’olimpionico si è messo a disposizione dei tanti tifosi e amici presenti, firmando magliette e scattando foto fino allo scoccare della mezzanotte. Il tempo per festeggiare però sta esaurendosi, in quanto Rossetti dovrà presto tornare in pedana per preparare gli ultimi impegni stagionali. A ottobre il pontigiano sarà in gara a New Dehli per le finali di Coppa del Mondo assieme ai migliori atleti del pianeta. Un’altra sfida da onorare e provare a vincere.

Michele Flori