REDAZIONE PISTOIA

Il Cai: "Evitate le ciaspolate improvvisate"

Gli esperti di Maresca: "In troppi voglio avventurarsi in montagna senza avere attrezzature e conoscenze"

Le abbondanti nevicate di gennaio e la situazione di emergenza che ne è scaturita hanno suggerito alla sezione del Club Alpino di Maresca, presieduto da Alessandro Bini, di diffondere una lettera con la quale dare indicazioni agli escursionisti. Le condizioni ambientali che si trovano in diverse zone consigliano molta prudenza.

"Dopo tanti anni di scarso innevamento – si legge nella nota – la nostra montagna sta attraversando un inverno di grandi precipitazioni a carattere nevoso, per questo non è difficile trovare anche nel nostro Appennino lievi o importanti distacchi con la conseguente creazione di valanghe di piccole o grandi dimensioni". Vale la pena di ricordare una valanga di qualche anno fa, nel canale dell’Uccelliera, lunga centinaia di metri.

"Abbiamo assistito già dai primi giorni dell’anno ad un notevole afflusso di persone sui nostri sentieri, in tanti hanno telefonato al numero della sezione per informazioni sulle condizioni della neve e chiesto dove poter andare a ciaspolare in sicurezza. Alcune di queste richieste venivano da escursionisti preparati, ma la maggior parte provenivano da persone inesperte che si avvicinavano alla montagna per la prima volta. Per tutti il consiglio era di non avventurarsi sui crinali ma privilegiare percorsi facilmente accessibili, non esposti e soprattutto senza pendii laterali". Nell’immaginario, ciaspole e ramponi danno una sorta di protezione da qualsiasi fondo, in realtà bisogna sapere come usare queste attrezzature. Il fatto che produttori e negozi abbiano esaurito le scorte testimonia una grande voglia di neve, ma è altrettanto vero che conviene avventurarsi in zone non pericolose per poter poi raccontare la bella avventura. Nel concreto, scrive il Cai: "E’ sconsigliato inoltrarsi sul raccordo che porta dal passo dei Malandrini al passo della Nevaia (raccordo tra i sentieri 00 e 20). E’ inoltre sconsigliato percorrere i crinali senza la dovuta conoscenza sull’utilizzo di piccozza e ramponi e senza la consapevolezza che con le ciaspole non si può andare da ogni parte. Certi percorsi sci-alpinistici sono assolutamente ad evitare. Siamo consapevoli che la complessità dell’ambiente innevato non si può spiegare con due semplici righe, ma ci auspichiamo di stimolare la curiosità di documentarsi e informarsi sulle condizioni dell’ambiente che andremo a scoprire. A questo proposito è disponibile il numero 334.1335286. Buonsenso e conoscenza dell’ambiente possono risolvere tutti i problemi prima che nascano".

Andrea Nannini