
Nella foto d’archivio, un muratore al lavoro Una donna chiede interventi nel suo appartamento
PISTOIA "Sono oramai tredici anni che vivo in questa tortura, fra fatiscenza dentro l’edificio ed i problemi di intolleranza delle altre persone che vivono nei paraggi e non hanno il minimo senso del rispetto di chi deve entrare nel nostro garage". La rabbia scorre nelle parole di Antonella Birindelli che, da oltre un decennio, vive in una palazzina con affitti a prezzo calmierato del Comune di Pistoia in via del Vecchio Oliveto, nella zona di Belvedere e che affaccia lungo via di Valdibrana. I problemi che la cittadina pistoiese ha rivolto a "La Nazione" sono degli sfoghi in piena regola, per quello a cui è abituata a vivere e che oramai non sopporta più nonostante, come dice la diretta interessata, "prima di qui abitavo alle Fornaci quindi non è che la situazione fosse delle migliori". "La situazione delle auto è insostenibile – afferma ancora Birindelli – soprattutto perché non possiamo avere diritto di accesso libero anche se, proprio negli ultimi giorni, qualcosa è migliorato e speriamo soltanto che possa durare nel tempo. Nel frattempo, però, con la pioggia di questi giorni mi sono ritornati fuori vecchi problemi all’interno dell’abitazione ed abbiamo problemi con la corrente elettrica lungo le scale di accesso: ho chiesto l’intervento a Spes, mi hanno detto che intervenivano subito e poi non si è visto nessuno. Pago 600 euro al mese di affitto ed ho il terrazzo che mi si allaga ogni volta che piove ma, quel che mi preoccupa di più, sono le condizioni della cucina". La signora Birindelli, infatti, ha problemi grossi a vivere all’interno della propria abitazione ed anche in questi frangenti le richieste di intervento sono cadute nel vuoto. "Quella stanza è piena di muffa – conclude Antonella Birindelli – e sto aspettando le analisi che sono state fatte sulla qualità dell’aria per capire se ci posso stare oppure no: nel frattempo respiro male e devo vivere con le finestre aperte, sia in estate che in inverno col riscaldamento che non sempre funziona. Tempo fa mi si è rotto un tubo nel bagno: sono venuti a ripararlo dopo quindici giorni, spaccando due muri per ripararlo ed ho speso 900 euro. Infine, nel garage nella zona in comune c’è un tubo che ha una perdita da più di sei mesi: i tecnici sono venuti a fare un sopralluogo ma poi sono spariti tutti. Volevo portare alla ribalta questa situazione, perché denoto sempre un senso di scaricabarile quando parlo con gli uffici preposti. Un appello al sindaco? Aspetto ancora una sua telefonata dal dicembre 2021". S.M.