Il caso della parata militare. Le associazioni sugli scudi: "Contesto inopportuno"

Da domani l’Asi milishow in centro. L’Anpi non ci sta: "I partigiani sono morti per la pace". Dall’opposizione, anche Pep attacca: "Non è una rievocazione della liberazione di Pistoia".

Il caso della parata militare. Le associazioni sugli scudi: "Contesto inopportuno"

Da domani l’Asi milishow in centro. L’Anpi non ci sta: "I partigiani sono morti per la pace". Dall’opposizione, anche Pep attacca: "Non è una rievocazione della liberazione di Pistoia".

Un ottantesimo anniversario della Liberazione della nostra città, avvenuta l’otto settembre 1944 (nella foto, un momento delle celebrazioni dello scorso anno), che si preannuncia particolarmente caldo, complice una polemica rovente innescata proprio in queste ore. La miccia arriva dall’annuncio, fra gli eventi per celebrare questa importante ricorrenza, della parata militare "Asi Milishow 2024 – Vento di Libertà" a cura dell’associazione "Fratelli sulla Montagna" in collaborazione con HMV ed Asi (in alto, il volantino), unitamente al patrocinio del Comune dopo l’approvazione del programma dal Cudir. L’evento prevede un raduno di mezzi militari che, tra domani e domenica in determinati momenti, sfileranno per le vie del centro.

Immediata, però, è partita la polemica, politica e non, accesa dal gruppo Pax Christi cittadino. "Ci opponiamo decisamente a questa parata – dicono – perché rischia di trasformarsi in una pericolosa propaganda di guerra, in un momento storico segnato da conflitti devastanti come quelli in Ucraina e in Palestina. Troviamo inquietante e inaccettabile che Pistoia venga trasformata in un palcoscenico per mezzi militari in una rievocazione che riteniamo di cattivo gusto: la Liberazione della città fu possibile grazie al coraggio delle formazioni partigiane".

Sull’argomento è intervenuta anche la sezione locale dell’Anpi, Associazione nazionale dei partigiani. "Il raduno è incoerente con le celebrazioni della Liberazione di Pistoia – afferma la presidente provinciale Rosalba Bonacchi –: abbiamo scritto al sindaco, contestando questa decisione, affermando che va contro la storia, perché Pistoia è stata liberata dai partigiani e non dalle truppe alleate, che arrivarono dopo dodici giorni. Siamo preoccupati perché la presenza di questo raduno di mezzi militari rischia di vanificare il messaggio che noi vogliamo trasmettere su quella che è stata la Resistenza, sui suoi valori di pace, perché i partigiani sono morti affinché ci fosse la pace".

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’alzata di scudi da parte del Centro di documentazione. "Una manifestazione che si vuole proporre come l’ennesimo ’innocuo’ raduno di veicoli d’epoca – dicono dal Centro – ed invece si realizza un altro passo in avanti nel diffuso processo di normalizzazione del lessico di guerra. Il pretesto del ’vento di libertà’ riproporrà il solito repertorio di simboli e oggetti che si dovrebbero abbandonare. Dispiace, con l’occasione di un anniversario così importante per la nostra storia, dover misurare quanto e come un messaggio possa essere travisato".

A livello amministrativo, fra l’altro, è stata diramata anche l’apposita ordinanza che per ospitare in città i mezzi militari già da oggi, dalle 12 alle 19, nella porzione sud del parcheggio di piazza Oplà ci sarà il divieto di sosta per tutti i veicoli non autorizzati così come domani dalle 11 alle 13 in piazza della Resistenza davanti alla Fortezza e dalle 15 alle 24 in piazza San Francesco davanti al Parterre. Infine, in occasione della sfilata per le vie cittadine, sempre domani dalle 10 alle 13 in occasione del passaggio sarà sospeso il traffico lungo viale Italia, viale Matteotti, via Porta San Marco, via Antonelli, via Sestini, via Sei Arcole e viale Arcadia.

"Condividiamo le preoccupazioni di Pax Christi e Anpi sul raduno di mezzi militari storici – scrivono in una nota i tre consiglieri comunali del gruppo Pistoia Ecologista e Progressista – perché l’iniziativa si presenta come una generica esposizione di mezzi militari storici e non può essere, quindi, una rievocazione della Liberazione di Pistoia, che avrebbe dovuto, invece, raccontare e rappresentare il ruolo delle formazioni partigiane e i momenti che segnarono la cacciata dei nazisti e dei fascisti dalla città. E poi perché sarebbe stato necessario riflettere sull’opportunità di tale evento di fronte alle immagini che vediamo ogni giorno: dall’Ucraina a Gaza, ricordare la Liberazione e celebrare la Costituzione antifascista deve servire per mettere in piazza la pace. Gli ottant’anni sono un anniversario importante e grazie alle associazioni pistoiesi avremo iniziative di rilievo sull’antifascismo pistoiese ma avrebbe meritato anche un impegno straordinario da parte dell’Amministrazione, per far rivivere le ragioni e la gioia di una liberazione popolare e collettiva. Un impegno che, purtroppo, è mancato".