Il caso della prof. Assunta e licenziata. Si muove la politica: "Il Ministero risponda"

Il deputato dem Furfaro: "Assurdo. Ho presentato un’interrogazione". La vicenda legata al concorso coinvolge un centinaio di docenti in Italia. Il Consiglio di Stato ha deciso di annullare le prove suppletive svolte. .

Il caso della prof. Assunta e licenziata. Si muove la politica: "Il Ministero risponda"

Il caso della prof. Assunta e licenziata. Si muove la politica: "Il Ministero risponda"

L’eco si allunga e investe anche la politica. Così per il capogruppo Pd in commissione Affari Sociali e membro della segreteria nazionale di partito Marco Furfaro che, denunciando l’assurdità della vicenda dei docenti a un passo dal licenziamento dopo il regolare superamento della prova suppletiva (indetta dal Ministero su indicazione del Tar per via dell’emergenza sanitaria da Covid-19) da noi raccontata nell’edizione di ieri, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione. La vicenda, lo ricordiamo in sintesi, riguarda un centinaio di docenti in tutta Italia, gli stessi che nel dicembre 2021 non poterono partecipare alla prova di Stato per l’immissione in ruolo causa positività al Covid-19. Interpellato il Tar del Lazio, ottennero che venisse svolta una prova suppletiva. Superata quella prova, ecco l’immissione in ruolo. Così è stato anche per l’insegnante pistoiese di scuola primaria Valentina Pedroni, che dal 24 gennaio però assieme ai colleghi assunti si è vista cadere il cielo in testa: una sentenza del Consiglio di Stato, invocato dal Ministero, ha ritenuto "non valida" quella prova suppletiva.

"Ho chiamato personalmente Valentina Pedroni per manifestarle la mia solidarietà e per mettermi a disposizione per una battaglia di civiltà – fa sapere Furfaro -. Ciò che sta accadendo è assurdo. Stiamo assistendo a qualcosa di paradossale: centinaia di docenti assunti dopo un regolare concorso rischiano di perdere la cattedra nonostante il concorso vinto e le successive graduatorie che avevano stabilito l’immissione in ruolo. Una vera ingiustizia sulla pelle di lavoratrici e lavoratori che durante il periodo pandemico avevano un legittimo impedimento nella partecipazione alle procedure concorsuali e che sono rimasti a casa proprio per preservare la salute dei loro colleghi. Una vicenda in cui perdono tutti: il Ministero che ha speso soldi pubblici inutilmente, i bambini che si troveranno improvvisamente senza più i loro insegnanti (molti dei quali hanno acceso mutui, fatto scelte di vita coerenti con un posto a tempo indeterminato) licenziati dall’oggi al domani. Una follia senza precedenti. Per questo ho presentato immediatamente un’interrogazione al Ministro dell’istruzione affinché intervenga con urgenza per sanare quella che è palesemente una vera e propria ingiustizia".

Prima di Furfaro in questi ultimissime ore, ad annunciare con urgenza un’interrogazione al ministro anche le deputata Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi Sinistra) e Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione istruzione, cofirmata da Ilenia Malavasi e Anna Ascani.

l.m.