Il caso piscina Fedi. Timori dal Ministero : "Fondi Pnrr a rischio". Ma la Provincia nega

Il complesso di via Panconi sarebbe tra i 68 progetti sotto la lente. Abodi ha scritto al presidente Anci per chiedere un’accelerazione. Il consigliere delegato Giacomelli tranquillizza: "I lavori proseguono".

Il caso piscina Fedi. Timori dal Ministero : "Fondi Pnrr a rischio". Ma la Provincia nega

Il consigliere Giacomelli durante l’ultimo sopralluogo al cantiere della piscina Fedi

Il complesso sportivo "Silvano Fedi", che sorge in via Panconi, chiuso ormai dal 2016 e oggetto di un progetto di riqualificazione milionario attraverso i fondi del Pnrrr, sarebbe stato indicato dal ministro allo sport Andrea Abodi fra i progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che proseguono più a rilento. Dalla Provincia però, trapelano rassicurazioni: la piscina e la palestra dovrebbero essere pronte entro fine anno o i nei primi mesi del 2025, al più tardi.

E’ il "caso" sorto attorno all’infrastruttura sportiva in corso di recupero a beneficio delle scuole e delle società sportive del territorio, un edificio chiuso dal 2016. Ieri il quotidiano Il Tempo ha riportato il contenuto di una lettera inviata lo scorso luglio dal ministro Abodi al presidente di Anci Roberto Pella, esprimendo disappunto soprattutto per sessantotto interventi previsti che "presentano criticità a causa del mancato avvio dei lavori". E che rischiano quindi di perdere il finanziamento previsto dal Pnrr, qualora il cronoprogramma non venga rispettato.

Fra i cantieri che stanno destando una certa preoccupazione a Roma, stando sempre a quanto si evince dalla missiva diretta ad Anci, ci sarebbe anche l’intervento in corso al complesso "Silvano Fedi": si parla della questione legata ai nuovi spogliatoi, in particolare. Va detto che le operazioni di realizzazione di piscina e palestra avevano effettivamente subìto una serie di rallentamenti in passato, dovuti all’incidenza di più fattori quali il maltempo e la difficoltà nel reperimento dei materiali edili (comuni peraltro a numerosi altri cantieri di tutta Italia, dal post-Covid in poi) la chiusura del lavoro inizialmente fissato per lo scorso inverno era quindi slittato, con l’ultimo sopralluogo effettuato in primavera. Le ultime notizie risalivano allo scorso luglio, quando veniva indicato come termine dell’opera (al netto del collaudo e dei successivi sopralluoghi) il prossimo autunno. E almeno sotto questo profilo specifico, a seguito della proroga concessa alla dita che sta occupandosi dell’intervento su piscina e palestra non sembrano esserci stati sviluppi particolarmente significativo.

"Personalmente, ho accolto con una certa sorpresa le notizie recentemente emerse – ha commentato il consigliere provinciale Gabriele Giacomelli –. C’è stata una proroga, è vero, ma quanto ne so i lavori stanno comunque proseguendo. E continuando di questo passo contiamo di rispettare gli ultimi tempi che avevamo già indicato di recente". Dovranno insomma essere le proprie settimane a dare conferme, in ogni caso. Fatto sta che anche sul sito OpenPnrr il progetto della ’Fedi’ riporta l’alert "in ritardo". E su questo, non ci piove.

Giovanni Fiorentino