
La determina sull’allungamento dei tempi è arrivata lunedì scorso. La dilazione dei lavori è dovuta alla totale revisione degli impianti termici. Ad oggi la scadenza per la consegna della struttura è fissata al 1° ottobre.
PISTOIAUn’altra doccia fredda, di notevoli dimensioni, arriva sulle speranze di veder riaperta la palestra e piscina "Silvano Fedi" di via Panconi entro l’estate, secondo quelle che erano le ultime previsioni. Secondo la determina pubblicata dall’ente provinciale lo scorso lunedì, è arrivata la terza concessione di proroga all’azienda che ha in gestione il cantiere e questa volta si parla addirittura di ben 210 giorni in più, ovvero sette mesi, andando a far slittare la reale scadenza dell’ultimazione lavori dal 5 marzo scorso al 1° ottobre. Questo significa che, se non ci saranno ulteriori ritardi, dopo quel limite temporale ci saranno tutte le verifiche tecniche, collaudi e quant’altro oltre all’allestimento di tutti gli spazi. Ecco, pertanto, che appare impossibile che sia la palestra che la piscina possano riaprire durante quest’anno creando problemi di non poco conto visto che, nell’ottica della Provincia, c’era da studiare lo "switch" di spazi e orari fra l’Auditorium e la stessa palestra adiacente per soddisfare la richiesta di società del territorio e, al mattino, delle scuole.
In questo modo, in realtà, la vetusta struttura che si affaccia su via Panconi è chiusa dal dicembre scorso e non sembrano esserci novità di riapertura a stretto giro, mentre la palestra (e di conseguenza la piscina) continuano a rimanere off limits. Nella determina, però, si capiscono bene le motivazioni scritte dal Consorzio Italiano Costruzioni Manutenzioni e Servizi società cooperativa di Bologna sulla richiesta di proroga. "Gli impianti di generazione termica di progetto sono stati completamenti riveduti al fine di eliminare l’alimentazione a metano come previsto dal Pnrr – si legge nel documento ufficiale – è in fase di revisione il progetto esecutivo impiantistico (che ad oggi non c’è, ndr) per andare a recepire le migliorie impiantistiche previste dallo stesso piano oppure in sede di gara. A questo ci va aggiunto quanto le condizioni meteorologiche abbiano pesantemente influenzato l’andamento dei lavori visto che fra autunno ed inverno le piogge sono state più elevate delle medie stagionali attese causando nella migliore delle ipotesi dei rallentamenti oppure anche inattività totale per molti giorni. Va detto anche che restano incertezze per gli allacciamenti alle reti esistenti, sia per la corrente elettrica che la fognatura, e inoltre restano incertezze su alcuni placcaggi antincendio non previsti nel progetto: tutte queste cause non sono imputabili all’esecutore dei lavori".
Ricordiamo che l’importo contrattuale per il rifacimento della piscina e palestra, dopo i ribassi di gara del caso, è di poco inferiore ai 5 milioni e mezzo di euro e che il cantiere, secondo il cronoprogramma iniziale, si sarebbe dovuto chiudere il 9 febbraio 2024 per poi dare il tempo delle verifiche, collaudi e inaugurazione. In realtà, si è poi passati ad una prima proroga di 150 giorni che spostava il limite temporale all’8 luglio scorso e, da lì, di tre mesi in tre mesi si è passati per il 5 novembre fino al 5 marzo scorso. Un ulteriore prolungamento che accorcerà notevolmente i tempi dello scadere dei finanziamenti del Pnrr, visto che il collaudo deve essere completato entro marzo 2026 e poi andare a regime entro la fine di giugno onde evitare di perdere i finanziamenti.
S.M.