REDAZIONE PISTOIA

Il caso Vicofaro. Residenti sugli scudi: "Legalità e sicurezza. Pronti a manifestare"

La protesta è fissata per sabato mattina sotto la Prefettura in via Pertini "Non solo il quartiere: abbiamo bisogno del sostegno di tutta la città". In futuro previste iniziative anche al palazzo vescovile e davanti la chiesa.

La protesta è fissata per sabato mattina sotto la Prefettura in via Pertini "Non solo il quartiere: abbiamo bisogno del sostegno di tutta la città". In futuro previste iniziative anche al palazzo vescovile e davanti la chiesa.

La protesta è fissata per sabato mattina sotto la Prefettura in via Pertini "Non solo il quartiere: abbiamo bisogno del sostegno di tutta la città". In futuro previste iniziative anche al palazzo vescovile e davanti la chiesa.

Contano di essere almeno un centinaio davanti al palazzo della prefettura, che si affaccia su via Pertini, vicino alla stazione ferroviaria, per chiedere attenzione da parte dei rappresentanti del Governo. I cittadini che fanno parte del comitato per Vicofaro, cominceranno oggi a distribuire i volantini per invitare tutta la cittadinanza a partecipare al presidio di sabato prossimo, 8 febbraio 2015, a partire dalle ore 10, quando manifesteranno per chiedere "legalità e sicurezza".

"Manifesteremo – si legge nel comunicato diffuso ieri dal comitato – sotto la prefettura con e in sostegno di tutti i residenti di Vicofaro che da anni vivono nella paura a causa dell’accoglienza incontrollata di Don Biancalani in attesa di una presa di posizione da parte della prefettura e del vescovo di Pistoia.

"Manifesteremo in loro sostegno – si legge ancora nella nota – perché siano garantite legalità e sicurezza a ogni residente della zona. Durante la manifestazione sarà esposto uno striscione a sostegno dei residenti di Vicofaro e ci saranno gli interventi di alcuni di loro. I residenti hanno bisogno del sostegno di tutta la città".

La manifestazione di sabato prossimo è stata regolarmente comunicata alla questura di Pistoia e le forze dell’ordine garantiranno la loro presenza come in ogni altra manifestazione.

Da quanto abbiamo appreso ieri, il presidio di sabato sotto la prefettura è il primo di tre momenti previsti dal comitato per Vicofaro per attirare l’attenzione sui problemi lamentati ormai da anni dai residenti del quartiere, in una difficile convivenza con la parrocchia di Santa Maria Maggiore, a Vicofaro, che accoglie molti giovani richiedenti asilo, un numero variabile, ma che ruoterebbe comunque intorno alle cento persone.

Il secondo momento di protesta sarà davanti al palazzo vescovile e il terzo sarà direttamente davanti alla chiesa di Vicofaro.

I residenti osservano con attenzione, e apprensione, quanto accade da tempo nei locali parrocchiali. Vedono le ambulanze, recentemente quasi ogni giorno, fermarsi davanti alla chiesa e accompagnare persone in ospedale, vedono, la notte, le pattuglie della polizia e dei carabinieri.

"Chi non abita qui non può capire – spiegano dal comitato – ci preoccupano tanti aspetti di questa situazione: quello sanitario e quello della sicurezza. C’è chi non può più usare il proprio giardino, trasformato in una latrina a cielo aperto. Ci viene detto che le ambulanze intervengono per incidenti domestici... quindi quanti ne accadono?".

Negli ultimi mesi le cronache hanno registrato una sorta di escalation di episodi in cui giovani ospiti della parrocchia sono rimasti coinvolti e feriti, al termine di litigi scoppiati per futili motivi, spesso dovuti alla convivenza, anche quella non facile, nei locali parrocchiali trasformati in un centro di accoglienza.