Il Comune vuole reintrodurre la dirigenza alla guida degli uffici dell’ente. In questo momento ci sono circa 14 posizioni organizzative affidate ad altrettanti dipendenti che seguono varie funzioni.
La decisione di eliminare la dirigenza risale al secondo mandato dell’amministrazione di Giuseppe Bellandi. Fino a quel momento, comunque ridotte in modo sensibile rispetto al passato, c’erano tre figure apicali negli uffici: il dirigente dell’area finanziaria, delle attività produttive, dei servizi sociali ed educativi e del personale, quello dei lavori pubblici e dell’urbanistica, e il segretario comunale che ricopriva la funzione esclusivamente per la parte amministrativa.
In quel momento, agendo senza dubbio con le migliori intenzioni possibili e sorretta anche da pareri tecnici, la maggioranza alla guida della città ritenne che abolire queste figure e sostituirle con titolari di posizioni organizzative avrebbe ridotto i costi, consentendo di avere funzionari più dediti e responsabili ai singoli uffici. Luca Baroncini, che ha guidato la città negli ultimi cinque anni, non ha modificato questa struttura.
Con il passare degli anni, la scelta di abolire la dirigenza ha portato altri problemi. Le posizioni organizzative con gli anni sono arrivate fino a 17, oggi ridotte a 14 per trasferimenti o pensionamenti, e, secondo alcune valutazioni tecniche, questo ha portato tutt’altro che un contenimento della spesa per il personale e le prospettive di maggiore efficienza di questo modello organizzativo sono state messe spesso in discussione.
Il 5 dicembre, la giunta ha approvato una delibera di indirizzo per la riorganizzazione dell’ente dove viene dato mandato al sindaco Claudio Del Rosso affinché "conferisca mandato, con un proprio atto, al segretario generale Vincenzo Lissa affinché predisponga gli atti per l’introduzione della dirigenza nell’ente".
L’obiettivo è senza dubbio molto forte perché, dopo anni trascorsi con le posizioni organizzative, alcuni dipendenti potrebbero non gradire molto una decisione del genere. L’amministrazione però va a diritto e punta a dar vita alla riorganizzazione dell’ente nel 2025. Le prime ipotesi parlano di due dirigenti comunali, con la riduzione delle posizioni organizzative da 14 a sei.
Adesso, Del Rosso dovrà emettere un provvedimento per affidare al segretario Lissa la riorganizzazione dell’ente e iniziare il complesso percorso. L’attuale sindaco, del resto aveva annunciato durante la campagna elettorale l’intenzione di reintrodurre la dirigenza, in modo da far ripartire la macchina comunale, dove comunque sono attesi altri interventi.