ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Il David-pensiero: "Ho salvato il club contro ogni logica. Con me c’è Perna"

Prima conferenza ufficiale del neo-presidente della società biancorossa. Dagli attacchi a Rowan alle prospettive future, fino alla sfera privata. "Il primo obiettivo è la stabilità finanziaria. Resteremo anche in A2".

Prima conferenza ufficiale del neo-presidente della società biancorossa. Dagli attacchi a Rowan alle prospettive future, fino alla sfera privata. "Il primo obiettivo è la stabilità finanziaria. Resteremo anche in A2".

Prima conferenza ufficiale del neo-presidente della società biancorossa. Dagli attacchi a Rowan alle prospettive future, fino alla sfera privata. "Il primo obiettivo è la stabilità finanziaria. Resteremo anche in A2".

di Alessandro BenigniPISTOIALa storia recente dello sport pistoiese insegna che in questi casi ci vuole sempre la massima cautela, almeno fino a quando alle manifeste buone intenzioni non faranno seguito fatti concreti. Ma fatta questa doverosa premessa, non si può non sottolineare come con l’avvento di Joseph David alla presidenza del Pistoia Basket 2000, il vento sembra essere cambiato. E la sua prima uscita pubblica da numero uno biancorosso lo ha confermato, almeno in termini di disponibilità ed empatia. Chiaramente qualche punto oscuro resta, ma in questa fase è d’obbligo provare a guardare al buono. E alle notizie, che non sono mancate.

"Veniamo da una disastrosa gestione precedente – ha ammesso, seppur glissando sul perché, da socio del Cda e di East Coast Sport Group, non fosse al corrente della reale situazione in cui versava il club–: capisco che la gente sia arrabbiata con Rowan, ma non lo sarà mai come lo sono io. Ha fatto tutto di testa sua, dicendo fino all’ultimo che stava andando tutto bene". Invece la realtà era ben diversa, con la società che è stato salvata solo a un passo dal baratro da David. Coadiuvato, come avevamo anticipato nei giorni scorsi sulle nostre colonne, da un importante manager dello sport business internazionale, Richard Perna. "Nelle ultime tre settimane ho lavorato duramente con Rick Perna e il resto dei soci (che, lo ricordiamo, sono Steven Raso, Mark Czachowski e Greg McDonald, ndr) per stabilizzare la situazione e riportare il Pistoia Basket dove che merita".

Perna, in particolare, "entrerà in East Coast Sport Group" e sarà "il mio Special Advisor: decideremo insieme cosa fare per il club. La sua esperienza nel settore è fondamentale. È stato lui a convincermi a mettere soldi nel club per tenerlo in vita e salvare la squadra. Senza di lui – ha messo in chiaro – il club non esisterebbe più, probabilmente".

Ripercorrendo i fatti recenti, David ha ricordato che al momento dell’acquisizione americana della società non fu tra i protagonisti: "Sono arrivato due mesi più tardi dei primi investitori – ha chiarito –. Se io e soprattutto Perna ci fossimo stati fin dall’inizio, credo che l’acquisizione non sarebbe mai avvenuta... Detto ciò stiamo lavorando ogni giorno per cercare di sistemare i debiti, attuali e pregressi. Due settimane fa da un giorno all’altro mi hanno detto che dovevamo mettere soldi nelle casse o il club sarebbe scomparso – ha aggiunto –. E nonostante chiunque mi abbia sconsigliato di farlo, ho deciso di mettere ulteriori risorse nella società, diventando di fatto il socio maggioritario di ECSG. So che all’apparenza non è un investimento intelligente, ma l’ho fatto per la gente di Pistoia, che vive di basket". Tutto bello, certo, ma la sensazione è che in ballo ci sia anche altro.

Sulla sua vita privata, e soprattutto sulle sue capacità finanziarie, ha aggiunto poco che già non si sapesse. "Ho due centri fisioterapici a Pittsburgh, sono un ex giocatore, alleno da 24 anni una squadra di High School, ho scritto un libro sulla difesa – snocciola –. E ho quattro figli, tre maschi e una femmina". Non il classico profilo da proprietario di un club, anche se in questo caso si tratta del capofila di un gruppo di investitori. Che guardano già al futuro: "Puntiamo a stabilizzarci, a finire la stagione: stiamo parlando con potenziali nuovi finanziatori e gli attuali sponsor (Estra, Consorzio Pistoia Basket City, Lo Conte, Gtg, ndr) per capire dove possiamo arrivare. Ovviamente proveremo a mantenere la categoria – conclude David –, se così non fosse avremmo potuto anche mandare via tutti i giocatori stranieri per contenere i costi. But yes, yes, yes: resteremo assolutamente anche in caso di retrocessione".