ANDREA NANNINI
Cronaca

Il destino dell’ex colonia Ipost : "Verificare la presenza di amianto"

Forte presenza all’assemblea dove è stato presentato il comitato ed è iniziata la raccolta delle firme. C’erano il vicesindaco Buonomini e i consiglieri regionali Capecchi e Niccolai: verso iniziative concordate. .

Un momento dell’assemblea che era stata convocata dalla Pro Loco di Prunetta e dalla Croce Verde di Prataccio per presentare il comitato

Un momento dell’assemblea che era stata convocata dalla Pro Loco di Prunetta e dalla Croce Verde di Prataccio per presentare il comitato

Dopo che Legambiente ha presentato un esposto alla Procura sull’ex Ipost, la Pro Loco di Prunetta e la Croce Verde di Prataccio hanno convocato il popolo della Montagna, e in particolare quello di Prunetta, a una assemblea, notevolmente partecipata e dove è iniziata la raccolta delle firme di chi vuole aderire al comitato. E’ stata la presa d’atto della nascita del comitato che vuol far emergere, e di conseguenza sanare, quanto ancora ci sia da capire dietro l’ex colonia Ipost di Prunetta, definita, senza mezzi termini, un ecomostro. Ad assistere al "battesimo", il vicesindaco di San Marcello Piteglio, Giacomo Buonomini e i consiglieri regionali Alessandro Capecchi e Marco Niccolai, mentre a presiedere i lavori c’erano Michele Chiappini per la Pro Loco e Beatrice Flore per Prataccio, mentre Antonio Sessa e Samuele Pesce rappresentavano Legambiente Pistoia. "Vogliamo dare un futuro alla nostra comunità – ha esordito Chiappini – soprattutto ai bambini, che sono il futuro e meritano di essere tutelati". Quindi le richieste, reiterate da tutti gli intervenuti, di effettuare rapidamente le verifiche necessarie a scongiurare il fantasma dell’amianto, sottolineando che dal quel punto del crinale, le acque finiscono in tre diversi bacini: l’Ombrone, il Reno e il Serchio. Buonomini ha ricordato che è stata approvata, su questo, una mozione dal Consiglio comunale di San Marcello Piteglio, e che il prefetto si è impegnato a costruire un rapporto con l’ Inps, proprietario dell’immobile, mentre il sindaco Luca Marmo sta facendo altrettanto l’ Asl e l’ Arpat. Sessa ha ricordato che di situazioni simili in Provincia ce ne sono anche altre, a esempio Pian di Doccia a Gavinana o le Ville Sbertoli a Pistoia e si è chiesto se i denari del Pnrr non potessero essere spesi in queste realtà.

Capecchi ha ricordato che il primo bene da tutelare è quello della salute e che comunque, essendo un bene che l’Inps ha a bilancio, ci sarà bisogno di trovare risposte, pur essendo vero che la colonia era nata con una destinazione, trovarne una diversa non sarà semplice, ma va fatto. Ha invitato Niccolai a iniziative concordate. Invito al quale Niccolai non si è sottratto aggiungendo che la Regione è a disposizione, che sono già stati fatti passi importanti, ma non ancora la verifica con un sopralluogo all’interno dell’immobile. L’appuntamento è tra un mese per valutare cosa si è mosso, ma nel frattempo l’invito è di firmare l’adesione nei formulari disponibili nei negozi della zona.

Andrea Nannini