Il dipinto di Sabatelli torna al Museo Civico

Il dipinto di Luigi Sabatelli torna al Museo Civico di Pistoia dopo essere stato esposto a Lucca. Mostra su Canova e il Neoclassicismo con opere di prestigiose collezioni.

Il dipinto di Sabatelli  torna al Museo Civico

Il dipinto di Luigi Sabatelli torna al Museo Civico di Pistoia dopo essere stato esposto a Lucca. Mostra su Canova e il Neoclassicismo con opere di prestigiose collezioni.

Il dipinto raffigurante Radamisto che uccide Zenobia, opera del pittore fiorentino Luigi Sabatelli, è tornato nella Sala dell’Ottocento del Museo Civico d’arte antica. L’opera è stata esposta per nove mesi alla mostra Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca, a cura di Vittorio Sgarbi. La mostra, progettata e prodotta da Contemplazioni, ha offerto un importante approfondimento sulle origini e lo sviluppo del neoclassicismo in terra lucchese. Oltre cento opere per un percorso suggestivo tra pittura e scultura, che ha riunito opere di Antonio Canova provenienti dal Museo Gypsotheca di Possagno oltre che da prestigiose collezioni pubbliche e private, e di alcuni dei più celebri pittori internazionali dell’epoca come Francisco Goya, Francesco Hayez, Angelica Kauffmann, a confronto con esponenti lucchesi e toscani del neoclassicismo, attivi tra la seconda metà del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, tra cui Pompeo Batoni, Bernardino Nocchi, Stefano Tofanelli e Lorenzo Bartolini.

Tra le opere esposte anche il dipinto a olio su tela di Luigi Sabatelli con Radamisto che uccide Zenobia, proveniente dalla Collezione Puccini. Il dipinto fu commissionato al pittore fiorentino da Tommaso Puccini, direttore delle Gallerie degli Uffizi, e realizzato nei primi anni del XIX secolo. Fu spedito a Pistoia pochi mesi dopo la morte di Tommaso Puccini, nel 1811, e giunse in eredità al nipote Niccolò, appassionato collezionista, che lo custodì nella sua Villa di Scornio.