Il dono di Napolitano al museo del ricamo

Il Museo del Ricamo di Pistoia espone un dono prezioso ricevuto nel 2013 dal Presidente Giorgio Napolitano: un pannello ricamato con immagini e ideogrammi d'augurio, omaggio del vicepresidente cinese. Un'opera che simboleggia l'unione tra due culture.

Il dono di Napolitano al museo del ricamo

Il dono di Napolitano al museo del ricamo

Il museo del ricamo di via Ripa del Sale, insieme ai tanti tesori che conserva e che documentano l’antica arte pistoiese di ornare i tessuti con pizzi e merletti, espone proprio all’ingresso della struttura, al piano terra del Palazzo Rospigliosi, anche un dono prezioso fatto recapitare alla sua direttrice, Anna Maria Michelon Palchetti, nel 2013, dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Si tratta di un pannello ricamato con immagini e ideogrammi d’augurio, di manifattura cinese del XXI secolo, omaggio del vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese al Presidente Giorgio Napolitano, che lo girò subito al Museo del ricamo di Pistoia. "Ero a Roma, insieme ad altre persone, per ritirare una onorificenza dal Presidente della Repubblica – racconta la direttrice Michelon Palchetti –. Al termine della cerimonia, alla quale era presente anche una delegazione della Cina, mi avvicinai al Presidente Napolitano per il saluto e lasciai sul tavolo un dépliant del museo che dirigo. Dopo qualche giorno mi arrivò una telefonata dal Quirinale, dove mi si diceva che il Presidente aveva deciso di donarci l’opera ricevuta dalla delegazione cinese, ritenendo che non ci fosse posto migliore per conservarla. Pensai ad uno scherzo e riattaccai il telefono. Dopo un po’ mi chiamò il Comune di Pistoia per dirmi che la telefonata che avevo ricevuto proveniva davvero dal Quirinale. Richiamai subito per scusarmi e mi accordai per la consegna del manufatto, che accolsi con grande gioia". Il manufatto raffigura due aironi e un pino e augura lunga vita. "Claudio Rosati – conclude Michelon Palchetti – disponendo le opere del museo, ha detto che questo ricamo meritava una collocazione di riguardo e così è stato".

Patrizio Ceccarelli