Sipario calato sull’edizione numero venti del Mauro Bolognini Film Festival – fatta eccezione per una piccola appendice, la mostra "Un marchese al cinema" che prosegue fino al 10 novembre nella Serra Winter Garden del Centro Mati di via Bonellina – e come da tradizione per un’edizione che si chiude, si apre invece il tempo di un bilancio. Che sa di festa, come commenta Roberto Cadonici, presidente del Centro Mauro Bolognini di Pistoia. "Credo di poter definire questa edizione la più ricca di sempre, nonché la più interessante. Gli eventi sono stati tutti riuscitissimi e il feedback che ci è arrivato lo ha confermato. A partire dalla presentazione del libretto dedicato ad Antonio Altoviti edito da Compagnia dei Santi Bevitori, cui era dedicata anche la stessa mostra – illustra Cadonici –, appuntamenti questi che ci hanno permesso di divulgare la conoscenza di un personaggio a molti ignoto. Per chi, anzi, ancora non avesse avuto occasione di farne conoscenza, la mostra resterà aperta fino al prossimo 10 novembre. Molto frequentata anche la proiezione del documentario di Carlotta Bolognini, “Compagni d’arte“, girato a Pistoia e qui tornato dopo una prima proiezione avvenuta a Roma. C’è stata una folta partecipazione, essendo stato questo un prodotto che ha toccato forse più di altri il pubblico".
Importante per risultato anche la parte di festival dedicata ai concorsi, ai quali quest’anno si è aggiunto il Premio per l’Ambiente e il Premio Cinema su Carta. "Abbiamo voluto assecondare il desiderio di rappresentare attraverso il festival un tema così d’emergenza e attuale quale l’ambiente. È stato naturale rapportarsi coi soggetti più attivi sul territorio in questo senso, Wwf e Legambiente, e l’esperienza è risultata davvero positiva, credo in maniera reciproca. Una piacevole sorpresa la sezione Cinema su carta: il rischio che ci eravamo presi sapevamo essere alto, ma i risultati ci hanno incoraggiati con una partecipazione certo non massiccia ma di qualità altissima". Più che soddisfacente anche il coinvolgimento delle scuole, da sempre tra i punti di forza del festival. Non tutto idilliaco ovviamente, perché a fronte di una partecipazione massiccia quel che salta agli occhi è un dato: la scarsa presenza nel pubblico di concittadini.
"Da alcune edizioni registriamo la partecipazione di molti venuti da fuori, di pochissimi da Pistoia. Ciò accade probabilmente perché il Centro è un’istituzione poco conosciuta in città. E questo è un peccato perché i riscontri che abbiamo con altre realtà omologhe italiane e non solo sono assolutamente positivi".
C’è già il pensiero alla prossima edizione? "Nel giro di qualche mese saranno riaperti sulle piattaforme i concorsi tradizionali. Qualche idea sull’edizione 2026 probabilmente c’è, ma è prematuro dire qualsiasi cosa adesso. Su un altro aspetto ci stiamo concentrando: il 26 ottobre 2025 sarà il centenario della nascita di Manolo Bolognini, fratello di Mauro ed è sicuro che qualcosa faremo".
linda meoni