Il florovivaismo è stabile. Mobile, prosegue la crisi

ll distretto ’verde’ pistoiese si conferma molto competitivo sui mercati esteri . Calo di quasi il dieci per cento per il comparto quarratino: ripresa rimandata.

Il florovivaismo è stabile. Mobile, prosegue la crisi

Un operatore del settore (foto di repertorio)

PISTOIA

Numeri che si equivalgono, a distanza di dodici mesi, per quanto riguarda le esportazioni del distretto florovivaistico della nostra provincia. A certificare questa tenuta del comparto, che per come sta andando il mercato negli ultimi tempi è sicuramente un qualcosa di positivo, è il "Monitor dei Distretti" realizzato dalla banca Intesa Sanpaolo in riferimento al primo semestre del 2024. Il comparto, sostanzialmente, ha confermato il valore del primo semestre dello scorso anno visto che siamo passati da 242 a 241 milioni di euro di prodotti smistati sul mercato. A fronte di questo leggero calo, calcolabile nello 0,5%, c’è la suddivisione delle nazioni dove i prodotti sono finiti con una importante crescita della Germania che è arrivata al +7.1% ed all’esplosione della richiesta in Romania dove la richiesta è cresciuta di più di un quarto rispetto allo stesso periodo del 2023, ovvero al +26,4%. Numeri che consentono di digerire anche frenate abbastanza cospicue su mercati storicamente più solidi come la Francia (-4,9%) e Regno Unito (-12%). Situazione pressoché stabile, al -1,2%, per quanto riguarda i Paesi Bassi che rappresentano il mercato che maggiormente si è espanso in era post-Covid. A fronte di tante preoccupazioni del comparto, considerando che l’esportazione è il primo mercato di riferimento per il florovivaismo, i numeri sono incoraggianti. Il tutto va poi calibrato sulla produzione e tutto ciò che è stato messo in grande crisi dall’alluvione del 2023 e dall’aumento dei costi delle materie prime.

In calo, invece, l’export del mobile imbottito e sistemi per dormire di Quarrata e Prato (-9,3%), condizionato dalla riduzione delle vendite verso la Francia, solo in parte compensata dal buon andamento negli Stati Uniti. Anche nella seconda parte dell’anno peserà la debole dinamica degli scambi mondiali di merci; è molto probabile che una crescita diffusa sia rimandata al 2025 quando, soprattutto in Europa, inizieranno gli effetti del rientro dell’inflazione e della riduzione dei tassi. "La crescita delle esportazioni distrettuali toscane nei primi sei mesi dell’anno, nettamente superiore rispetto alla media nazionale, conferma la capacità distintiva delle nostre piccole e medie imprese di fornire produzioni di alta qualità e di essere incisive sui mercati esteri – afferma Tito Nocentini, direttore regionale di Toscana e Umbria per Intesa Sanpaolo – Una qualità che sosteniamo da tempo anche attraverso iniziative e programmi specifici: a tutto questo, poi, si aggiunge il consueto supporto finanziario dato che nel 2024 abbiamo già erogato ad imprese e famiglie toscane e umbre finanziamenti per 2,4 miliardi di euro".

Saverio Melegari