PISTOIA
Nuovi passi in avanti importanti per quanto concerne il progetto di riconversione dell’impianto di trattamento rifiuti del Dano, nella zona del Fagiolo. A dirlo è una recente delibera di Giunta comunale che si occupa delle opere di mitigazione ambientale e miglioramento infrastrutturale dell’area circostante l’impianto stesso con un numero che balza subito agli occhi: due milioni e 867mila euro. Sono i soldi che arriveranno nelle casse del Comune da Alia Servizi Ambientali Spa per andare a realizzare queste opere, che in gergo tecnico vengono definite compensative, di fronte al "revamping" che avrà la struttura. Contestualmente, infatti, va avanti il completamento per la progettazione di quella che sarà la nuova destinazione dell’impianto – che passerà dall’attuale smaltimento di indifferenziato che arriva dai territori dell’Ato Toscana Centro – al trattamento di carta e cartone che sarà lavorata e poi inviata al mondo del distretto cartario lucchese. Nella delibera approvata, fra l’altro, si fa riferimento a tutto il percorso che riguarda l’impianto, fin dal primo appalto di costruzione risalente al 1957 e l’aggiudicazione dei lavori del 1960 in quella che un tempo era l’area dell’ex Lazzeretto cittadino ed a quello che comporta questa somma che sarà versata da Alia. Il tutto, è collegato all’approvazione del Piano strutturale ed a ciò che è previsto nell’area compresa tra via Toscana e via Provinciale Pratese con la realizzazione di parchi e giardini pubblici, la definizione della connessione del tessuto urbano anche con nuovi assetti viari e, soprattutto, le opere di urbanizzazione che andranno a riguardare la zona di via Bacci e via Boccaccio che sono adiacenti all’impianto. Questo perché, come si legge nella delibera, "le opere di urbanizzazione ad oggi non sono state ancora prese in carico dall’Amministrazione, nonché altri interventi edilizi al contorno, i cui abitanti nel tempo hanno lamentato che l’impianto emanava effluvi maleodoranti" e soprattutto il perdurare dell’attività dell’infrastruttura, seppur avrà un impatto ridotto sui disagi per i cittadini rispetto a quanto sia successo fino ad oggi, è stato ritenuto necessario stabilire un’indennità che dovrà essere spesa, in buona parte, per le opere di mitigazione locale. Un altro tassello, quindi, si aggiunge nello scacchiere che si dovrà comporre per andare a riqualificare una zona importante, della città.
L’ecocentro attualmente presente al Dano, nei primi mesi del 2025, verrà contestualmente sostituito con una nuova struttura già in fase di realizzazione nei pressi di via Buzzati, nell’area di Sant’Agostino, adiacente alla ferrovia. Il progetto della nuova struttura, che sarà realizzata con un investimento complessivo di oltre 2 milioni e 300mila euro, è stato avviato e autorizzato tra il 2021 e 2022, mentre nel dicembre dello scorso anno sono iniziati i lavori. L’apertura al pubblico è prevista nella primavera del 2025. L’ecocentro, sarà costituito da un fabbricato con due tettoie collocate in adiacenza ai lati est ed ovest, dove si si trovano gli spogliatoi per il personale, ma anche servizi igienici, uffici e open space multifunzione. Sotto le due tettoie laterali saranno raccolti i rifiuti pericolosi di taglia medio piccola, mentre quelli pericolosi di taglia maggiore saranno raccolti nel piazzale esterno in appositi contenitori.
Tra i rifiuti che potranno essere conferiti all’ecocentro, da parte di utenze domestiche e non domestiche, ci sono batterie auto e moto, carta e cartone, grandi e piccoli elettrodomestici, indumenti usati, inerti, ingombranti, lampade e neon, legno, metalli, oli esausti, pile, plastica, pneumatici fuori uso, sfalci e potature, toner, tv e monitor, vernici, solventi e vetro.
S.M.